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Il consigliere Piovani interpella il sindaco di Langhirano sul Prosciuttificio a Torrechiara

"Come valuti la scelta dell’Unione Parmense degli Industriali di spedire la lettera oggetto dell’interpellanza a organi politici locali e regionali, oltre che ai rappresentanti delle autorità competenti il rilascio delle autorizzazioni per il progetto?"

La manifestazione “Salviamo Torrechiara da un brutto film” è stata un successo di partecipazione, con oltre duecento persone, che hanno espresso in maniera civile le forti preoccupazioni per la compromissione del suolo e del paesaggio, derivanti dal progetto di nuovo prosciuttificio avanzato dalla ditta Fratelli Galloni spa. Sull’iniziativa delle associazioni e movimenti ecologisti era stato indotto uno stato di tensione da una irrituale lettera del direttore dell’Unione parmense degli Industriali che definiva “inammissibile” la manifestazione.

Naturalmente l’esercizio democratico dei diritti costituzionali non ha causato alcun problema e, anzi, ha dato modo a tanti di conoscere gli elementi di base del nuovo progetto, del ricorso al Tar della ditta Galloni dopo la bocciatura del primo progetto, e del vincolo paesaggistico che vige su Torrechiara e il suo cono visivo. Alla luce di quanto avvenuto il consigliere comunale Paolo Piovani, capogruppo di “Insieme a sinistra per Langhirano”, tra i destinatari della lettera dell’Upi, stamattina ha depositato un’interpellanza al sindaco Giordano Bricoli per sapere: “Come valuti la scelta dell’Unione Parmense degli Industriali di spedire la lettera oggetto dell’interpellanza a organi politici locali (Sindaco e Capigruppo in Consiglio Comunale) e regionali (presidente Bonaccini e assessora Lori), oltre che ai rappresentanti delle autorità competenti il rilascio delle autorizzazioni per il progetto”. Inoltre Piovani chiede esplicitamente al sindaco di sapere “come giudichi I toni utilizzati dall’Upi nei confronti degli organizzatori della manifestazione” e “se ritenga anche lui, come dichiarato dall’UPI, la possibilità di manifestare il proprio dissenso verso un progetto “una inammissibile intromissione nel procedimento di valutazione". Piovani peraltro sottolinea come la scelta del sindaco Bricoli di procedere con una conferenza dei servizi preliminare non sia un obbligo ma sia una facoltà determinata dalla Legge 241/90. È senz’altro una strada che può favorire l’azienda presentatrice del progetto.

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