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L'assessora alla scuola Caterina Bonetti: "Al lavoro per migliorare l'accessibilità e la qualità dei servizi per l'infanzia"

Intervista alla responsabile dei Servizi Educativi, Diritti e Pari Opportunità del Comune di Parma: "Sul tema dei diritti penso al tema della valorizzazione dei percorsi individuali, che per la donna non si declinano solo in termini di cura e conciliazione, ma di sostegno e potenziamento dei progetti di vita con l'obiettivo di una piena parità"

"Migliorare accessibilità e qualità dei servizi scolastici, avviare percorsi per una miglior conciliazione dei tempi di vita familiari attraverso progettazioni educative e sociali extrascolastiche in collaborazione con altri assessorati". Caterina Bonetti, Assessora ai Servizi Educativi e Transizione Digitale, Formazione professionale, Sistema bibliotecario, Diritti e pari opportunità del Comune di Parma si è messa già al lavoro per gestire alcune questioni come i percorsi di formazione per adulti e le scuole serali. 

Dal consiglio comunale alla giunta. Com'è sta vivendo l'esordio da assessore e quali sono i suoi obiettivi per i prossimi mesi?  

"Sicuramente è stato un esordio impegnativo. Mi sono trovata subito ad affrontare, nei primi giorni di mandato, alcune questioni legate all'accessibilità dei percorsi di formazione per adulti, al trasporto scolastico, alle scuole serali, ma è stato un buon inizio. Da sempre preferisco gli esordi operativi. Sicuramente si tratta di un piano completamente diverso da quello del consigliere di opposizione, ma il ruolo ricoperto nello scorso mandato è stato estremamente utile per orientarmi fin dai primi giorni, inoltre avevo ben presenti i problemi sottoposti dai cittadini negli ultimi anni ai vari settori che ora sono di mia competenza. Gli obiettivi che mi pongo, in linea con la progettualità dell'Amministrazione, sono quelli di migliorare accessibilità e qualità dei servizi scolastici, avviare percorsi per una miglior conciliazione dei tempi di vita familiari attraverso progettazioni educative e sociali extrascolastiche in collaborazione con altri assessorati come quello ai giovani, favorire ulteriormente l'integrazione scolastica. In quest'ottica progettuale penso che le biblioteche possano giocare un ruolo fondamentale, insieme a quello di luoghi di cultura e formazione continua. Conciliazione, opportunità e miglioramento della qualità della vita saranno poi le mie parole chiave anche nell'ambito dei diritti e delle pari opportunità, mentre pensando al settore dell'innovazione sicuramente le parole chiave per me saranno accessibilità e relazione con i cittadini. Infine mi piacerebbe valorizzare il potenziale culturale e di "memoria collettiva" dei nostri servizi cimiteriali, che credo meritino attenzione non solo come spazio di ritualità collettiva, ma anche come luogo di relazioni fra passato e presente".

Sul tema dei servizi educativi come vi state muovendo e quali novità ci saranno in vista della riapertura delle scuole?

"Per prima cosa ho affrontato le questioni più urgenti, dal trasporto scolastico per le scuole che quest'anno saranno "in trasferta" a causa di lavori di ristrutturazione nei plessi, al tema della formazione adulti con le criticità della sede del CPIA. Ho visitato, con il collega assessore ai lavori pubblici De Vanna, i cantieri aperti in diverse scuole cittadine, per potermi rendere conto sul campo dell'avanzamento dei lavori e delle progettualità in corso. Ho poi fatto un primo incontro con i dirigenti scolastici e nelle prossime settimane saranno diversi gli appuntamenti preparatori all'avvio dell'anno scolastico, sia con i dirigenti che con il personale. Penso sia fondamentale una buona relazione fra tutti i soggetti coinvolti nei percorsi formativi per bambini e ragazzi, sia da un punto di vista di scambio in funzione della qualità progettuale, sia in termini di vicinanza per eventuali problemi e criticità. Vorrei lavorare in questo senso in modo particolare sull'ampliamento dei progetti di formazione continua e aggiornamento e, allo stesso tempo, sulla diffusione delle buone pratiche attive nel settore. Al centro metterò sempre il tema dell'accessibilità - con costi commisurati all'effettivo reddito e situazione familiare - dei servizi per l'infanzia, cercando di ragionare anche su progettualità che vadano a investire il tempo extrascolastico per ampliare le opportunità per le famiglie".

Per quanto riguarda le pari opportunità si muoverà nel solco portato avanti da Nicoletta Paci? Mi riferisco in particolare in merito ai rapporti con le associazioni Lgbtqui+, ci sono nuovi progetti allo studio?

"Il tema dei diritti è da sempre uno di quelli che politicamente più mi sta a cuore. Per quanto riguarda le progettualità attive cercherò di dare continuità rispetto al lavoro precedente, perché credo che la rete di relazioni fra i vari soggetti impegnati in campo sia un valore aggiunto imprescindibile. Allo stesso tempo cercherò di indirizzare, secondo alcuni elementi chiave che ritengo particolarmente interessanti in questa fase storica, i nuovi percorsi che potremo mettere in campo. Penso al tema della valorizzazione dei percorsi individuali, che per la donna non si declinano solo in termini di cura e conciliazione, ma di sostegno e potenziamento dei progetti di vita con l'obiettivo di una piena parità, al tema del superamento di schemi che "livellano" le diversità del mondo Lgbtqui+ che invece vanno promosse e, anche in questo caso, pienamente valorizzate nella loro componente identitaria, senza sovrastrutture imposte. Tutto questo richiederà un lavoro culturale che andrà a interessare i vari settori della vita pubblica: dal welfare alla cultura, dalle scuole ai rapporti con il terzo settore. Bisognerà cercare di ragionare non secondo singole progettualità, ma in un quadro di cambiamento più ampio che coinvolga davvero i vari aspetti del nostro quotidiano. Tutto questo, ripeto, valorizzando e mettendo in rete le ottime iniziative e le realtà presenti nel nostro territorio. Una bella sfida, che però mi appassiona".

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