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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Pietro Vignali: "Infrastrutture, sicurezza e agroalimentare: usare i 27 miliardi di extraprofitti per aiutare le famiglie"

Intervista al capolista di Forza Italia alla Camera per le elezioni di domenica 25 settembre: "E’ necessario ascoltare immediatamente il grido d’allarme dell’imprenditoria, quindi aprire un tavolo fra Governo e le parti interessate con l’obiettivo di calmierare il prezzo del gas"

L'ex sindaco di Parma Pietro Vignali, dopo la sconfitta con Michele Guerra alle elezioni amministrative, ha deciso di accettare la candidatura come capolista per Forza Italia alla Camera alle elezioni di domenica 25 settembre. Attualmente consigliere comunale punta all'elezione in Parlamento perchè "ritengo che abbia bisogno di persone che conoscono il territorio. Ai miei elettori dirò che sarò il loro testimone a Roma, che hanno una grande possibilità di poter eleggere un rappresentante che conosce bene i problemi e si batte per risolverli dopo tanti anni".

Sui progetti da sostenere ha una visione chiara, partendo dal sostegno all'agroalimentare ma anche alle opere pubbliche. "Parma è rimasta indietro sul tema di infrastrutture: Pedemontana, via Emilia bis, Cispadana, completamento della tangenziale nel nodo della via Emilia est sono progetti fermi nei cassetti della politica da troppo tempo"

Dopo il risultato positivo come seconda lista civica a Parma per le amministrative sarà capolista per Forza Italia, com'è maturata questa scelta e questo cambio di prospettiva?

‘"Ho raccolto la richiesta perché ritengo che il Parlamento abbia bisogno di persone che conoscano il territorio e si facciano ambasciatori presso il Governo delle sue istanze, tratto questo caratteristico del civismo. Questo è lo spirito con cui ho accettato la proposta. Chiaro che per farlo bisogna far parte di una squadra e l’ho trovata in Forza Italia con cui condivido la posizione liberale, moderata e pragmatica che da sempre mi contraddistingue". 

In Consiglio comunale ora svolge il ruolo di consigliere di opposizione. Come si comporterà in caso di elezione alla Camera e cosa dirà agli elettori che l'hanno votata e che contano su di lei per la politica cittadina?

"Che sarò il loro testimone a Roma, che hanno una grande possibilità di poter eleggere un rappresentante che conosce bene i problemi e si batte per risolverli dopo tanti anni. Penso anche di aver maturato competenza sui meccanismi della politica e quindi di poter portare un contributo importante all’interno di una coalizione, quella del centrodestra, che sarà maggioritaria il prossimo 25 settembre. Continuerò comunque a portare avanti il progetto nato durante le scorse comunali indipendentemente dalla mia condizione politica". 

Quali sono, secondo lei, le tre priorità per il parmense da portare subito, in caso di elezione, in Parlamento?

"Maggior sostegno all’agroalimentare, cardine del Made in Italy, con la tutela per la nostra agricoltura e dei nostri prodotti contro la contraffazione e la concorrenza sleale, quindi il sostegno all’imprenditoria e al lavoro giovanile anche attraverso la previsione di infrastrutture materiali e immateriali che pongano il territorio in un contesto attrattivo, terzo la sicurezza attraverso il progetto strade sicure e un piano periferie. Infine me ne permetta una quarta, Parma è rimasta indietro sul tema di infrastrutture: Pedemontana, via Emilia bis, Cispadana, completamento della tangenziale nel nodo della via Emilia est sono progetti fermi nei cassetti della politica da troppo tempo"

Come giudica il lavoro dei parlamentari che hanno lavorato, in questi anni, per il territorio di Parma e provincia?

"Hanno avuto un ruolo molto importante ma anche difficile perché in un Governo allargato e fortemente condizionato dall’emergenza pandemia, prima, e della guerra poi, non risultava semplice promuovere politiche e progetti locali. Nonostante questo hanno dato un apporto e conseguito ottimi risultati, ultimo dei quali sulle strutture per l’infanzia e per i fondi del Pnrr"

Quali sono secondo lei le soluzioni per contrastare l'aumento vertiginoso dei prezzi e i rincari che stanno investendo tutti i settori?

"E’ necessario ascoltare immediatamente il grido d’allarme dell’imprenditoria, quindi aprire un tavolo fra Governo e le parti interessate con l’obiettivo di calmierare il prezzo del gas. Alla luce dei 27 miliardi di extraprofitti, è necessario prevedere il dirottamento di questi ricavi per aiutare le famiglie e le imprese. Va mantenuto e aumentato il credito di imposta, azzerati gli interessi sulla dilazione delle bollette e promossi aiuti per i settori più critici come molte imprese stagionali del nostro territorio. Vanno rilanciati i bonus PER L’ efficientamento energetico il cui stop ha messo in crisi il settore edilizio e penalizzato migliaia di famiglie. Poi c’è il tema Europa che dovrebbe promuovere un nuovo recovery plan sull’energia, su questo Forza Italia che è iscritto al Partito popolare può dare il suo apporto’"

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