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L'INTERVISTA

Il sindaco Michele Guerra: "Ecco la Parma che immagino nel 2023: città europea e dei giovani"

Intervista al primo cittadino che traccia un bilancio dei primi sei mesi di amministrazione: "Chiudere il bilancio al 31 dicembre, in una condizione di incertezza generale significa capacità e consapevolezza di dover prendere scelte politiche precise". E sullo scalo Verdi: "Lavoriamo per permettere all’aeroporto di rimanere aperto e di avere uno sviluppo per i passeggeri. Un allungamento propedeutico ai cargo non è nelle corde della città"

"Avere chiuso il bilancio al 31 dicembre, in una condizione di incertezza generale e a fronte delle difficoltà di molti Comuni a chiudere entro l’anno, significa non soltanto solidità finanziaria e efficienza amministrativa, ma anche capacità e consapevolezza di dover prendere scelte politiche precise".

Due giorni fa, il 22 dicembre, dopo una maratona di 16 ore, il Consiglio comunale ha infatti approvato il bilancio previsionale 2023/25. Il sindaco di Parma Michele Guerra, dopo i primi sei mesi di lavoro e al termine dell'anno, traccia un bilancio dell'attività della giunta da lui guidata, oltre ad immaginare la città per il 2023: "Penso a una città europea, consapevole dei suoi valori, senza chiacchiere e vanagloria, capace di portare in primo piano i giovani, le loro competenze".

Alcune sperimentazioni, come quella per la pedonalizzazione del centro storico, sono già state avviate. Altri progetti verranno attivati l'anno prossimo: "Nel 2023 continueremo a lavorate duro sul PNRR, che vincola risorse e tempi, ma che rappresenta un’occasione irripetibile per Parma. Stenderemo poi il Piano Urbanistico Generale (PUG). Un progetto di condivisione urbanistica unico, che ha visto enorme partecipazione nei quartieri" 

Primi mesi di lavoro della sua Giunta e 2022 che si avvia a conclusione, può tracciare un primo bilancio dell'attività amministrativa fino ad oggi? 

"Partiamo proprio dal termine “bilancio”, visto che abbiamo approvato il 22 dicembre il previsionale. Avere chiuso il bilancio al 31 dicembre, in una condizione di incertezza generale e a fronte delle difficoltà di molti Comuni a chiudere entro l’anno, significa non soltanto solidità finanziaria e efficienza amministrativa, ma anche capacità e consapevolezza di dover prendere scelte politiche precise. Sono queste scelte che dimostrano la linea politica della Giunta che presiedo: mantenimento senza rincari dei servizi fondamentali al cittadino, implementazione delle risorse in capo al settore delle politiche sociali, deciso rafforzamento degli investimenti sul personale per migliorare l’azione della macchina comunale in ogni settore, grande attenzione alla sostenibilità, su cui arriveranno anche importanti fondi europei grazie a Parma 2030 e infine attenzione alta sull’ordine dei conti pubblici".

Quali sono le difficoltà che avete riscontrato e che non vi aspettavate dopo l'insediamento e la discussione dei primi atti in Consiglio comunale? 

"Purtroppo le difficoltà sono quelle che ci aspettavamo e la gran parte di esse sono collegate alla congiuntura internazionale che dopo la pandemia ha visto la nostra società dover fronteggiare l’emergenza della guerra. L’azione politica del Comune, come di ogni realtà pubblica e privata, è per forza di cose e in parte vincolata dalle necessità soprattutto sociali che questo contesto ingenera. Quanto invece alla discussione in Consiglio, sono molto soddisfatto dei toni che maggioranza e minoranza sanno tenere in aula: correttezza e cordialità sono alla base degli scambi anche più vivaci e credo che questa sia una lezione importante che la politica può e deve dare alla società, troppo abituata a schiamazzi, liti, frasi a effetto e poca sostanza. Si respira l’aria di un gruppo di persone, seppur con idee differenti, che lavorano per il bene della città".

Uno dei primi provvedimenti della giunta è stata la sperimentazione della pedonalizzazione del centro storico, sul modello di altre città. Quali stimoli avete raccolto e in che direzione andranno i prossimi provvedimenti in questo ambito? 

"La pedonalizzazione e il progetto “P-Days” sono un esperimento importante, fatto con le associazioni di categoria e sulla base di un questionario che ha supportato la bontà della scelta. Il riscontro è ottimo e prolungheremo questo progetto, che può contribuire gradualmente a cambiare in positivo il nostro modo di vivere il centro. Abbiamo lavorato, sempre in questa direzione, su temi di accessibilità (penso soprattutto all’apertura del parcheggio della Ghiaia e alle navette gratuite nei giorni di pedonalizzazione) e di sicurezza, con la presentazione del progetto su Parma città 30".

Anche sulla questione allungamento della pista dell'aeroporto avete messo un punto fermo con l'azzeramento delle risorse destinate a potenziare l'accessibilità allo scalo...

"Guardi, il punto fermo è che se abbiamo detto per mesi che l’aeroporto doveva avere una vocazione passeggeri, il giorno dopo le elezioni la posizione rimane la stessa. Lavoriamo per permettere all’aeroporto di rimanere aperto e di avere uno sviluppo per i passeggeri. Un allungamento propedeutico ai cargo non è nelle corde della città".

Welfare. Cosa cambierà, nel concreto per i parmigiani, con il nuovo Patto Sociale che state sviluppando, in collaborazione con l'Università, le aziende Sanitarie e i sindacati? 

"Il Patto sociale, che ci ha visti immediatamente impegnati per elaborare subito i tavoli di lavoro, ha visto una partecipazione fuori da ogni previsione e che ci responsabilizza molto. C’era il mondo ampio del terzo settore, in ogni sua forma, il mondo della sanità, dell’Università, del sindacato e dell’impresa. Si tratta di un progetto di vera co-progettazione e molto concreto, entro il quale, entro giugno, gli operatori potranno stendere le linee di azione per un grande progetto di innovazione sociale. Accanto ai tavoli, è nato l’Osservatorio coordinato dall’Università di Parma, che metterà a punto analisi quantitative e qualitative del welfare a Parma che garantiscano un monitoraggio continuo degli investimenti e della loro utilità e funzione".

Quali sono le priorità della giunta Guerra per il 2023, quali novità devono aspettarsi i parmigiani? 

"Le priorità sono cristalline negli ambiti citati nella risposta sul bilancio, cui va aggiunta un’attenzione molto ferma rispetto a sicurezza e vivibilità, espressa in risorse e modello nel “Progetto Legalità e Coesione” già partito nel San Leonardo, nell’istituzione degli agenti di comunità, degli Street tutor e l’incremento della videosorveglianza e dei controlli in aree sensibili della città come la zona stazione e le parti alte di via Verdi e via Garibaldi. Proseguiamo negli impegni sulla scuola e sulla cultura, che vogliamo sempre più diffusa nei quartieri e naturalmente lavoriamo duro sul PNRR, che vincola risorse e tempi, ma che rappresenta un’occasione irripetibile per Parma. A tal riguardo, la scelta di mettere in homepage, sul sito del Comune, tutti i progetti finanziati significa non solo consentire alla città di vedere come procedono i lavori, ma anche di prendere piena coscienza di che cosa è il PNRR e che impegni e responsabilità comporta per le nostre comunità. 

Infine, il Piano Urbanistico Generale (PUG). Un progetto di condivisione urbanistica unico, che ha visto enorme partecipazione nei quartieri e negli incontri con gli stakeholders, uno strumento fondamentale per pensare e costruire la Parma del futuro e che vogliamo assumere in Giunta a fine febbraio".

I 'desideri' di Michele Guerra per il 2023..

"Una città giusta e solidale, che costruisce la propria felicità a partire dalla reciprocità e dalla vicinanza, una città europea, consapevole dei suoi valori, senza chiacchiere e vanagloria, capace di portare in primo piano i giovani, le loro competenze, il loro sguardo e la loro voglia di incidere sulla vita della comunità".

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