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Invalsi, protesta degli insegnanti della Corazza. Sel: appello al Ministro

Prove Invalsi. Gli insegnanti della scuola Corazza protestano contro lo svolgimento delle prove introdotte dal Ministro Gelmini. La sezione locale di Sel sostiene la protesta e fa un appello al Ministro Carrozza per stimolarlo ad una "inversione di rotta"

Prove Invalsi. Gli insegnanti della scuola Corazza protestano contro lo svolgimento delle prove introdotte dal Ministro Gelmini. La sezione locale di Sel sostiene la protesta e fa un appello al Ministro Carrozza per stimolarlo ad una "inversione di rotta" .

"Sinistra Ecologia e Libertà -si legge in una nota- è al fianco degli insegnanti della scuola Corazza che con coraggio stanno manifestando la loro contrarietà allo svolgimento delle prove Invalsi, famigerato sistema di valutazione tanto difeso dal ministro Gelmini. L'esistenza di una valutazione tra le singole scuole, ha la sua necessità nel riuscire a stabilire una sorta di graduatoria sulla base dei risultati, ma non secondo un'ottica “punitiva” o denigratoria, ma per poter intervenire là dove si verificano le carenze, al fine di raggiungere un'equità didattica ed educativa nell'offerta formativa da Nord a Sud, che è la base della funzione della scuola pubblica, oltre ad essere d'aiuto e stimolo per gli insegnanti a sperimentare nuovi percorsi per migliorare i risultati.

Tale obiettivo non viene certo raggiunto con valutazioni a test, così come più volte criticato da insegnanti ed esperti, perchè troppo sterili e poco stimolanti verso quel pensiero critico che è il punto fondante dell'educazione scolastica, nonché tecnicamente troppo standardizzato e poco modulato sui contesti scolastici cui si rivolge.

Il nostro appello va dunque al neo Ministro Carrozza, perchè metta mano alla riforma Gelmini ed operi una decisa inversione di rotta rispetto ai suoi predecessori, cancellando da subito il sistema INVALSI, non dimenticando di ripristinare tutte le cancellazioni effettuate in precedenza: dall'introduzione del tempo pieno, alla diminuzione del numero degli alunni, passando per la reintroduzione del numero sufficiente di insegnanti di sostegno. Rivogliamo la scuola che ci appartiene e che ci rendeva fieri nel mondo. Al corpo insegnante, al personale ATA ed anche ai genitori, voglio solo far presente che tutti insieme se animati dalla medesima volontà e dalle stesse finalità, avremmo buon gioco rispetto a qualsiasi istanza. Non lasciamo soli questi insegnanti, ma uniamoci alla loro battaglia, che è anche la nostra".

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