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“L’Oltretorrente rinasce" alza la voce sul degrado del quartiere

All'incontro pubblico c'era anche Pietro Vignali: "Il progetto che avevo avviato quando ero sindaco per la riqualificazione del quartiere non è mai stato portato avanti. Un progetto che era partito con lo spostamento del Sert e della moschea"

Il recente fatto di sangue di alcuni giorni fa, i continui episodi di disordine quotidiano e un decoro urbano inesistente. Questi i presupposti su cui l’associazione “L’Oltretorrente rinasce” ha organizzato un incontro pubblico, molto partecipato, per denunciare l’attuale situazione di totale abbandono e di degrado in cui versa il quartiere. “Quello a cui residenti e commercianti assistono tutti i giorni è avvilente. Borghi e strade sono in mano alla microcriminalità, con risse continue, abuso di alcool, spaccio e bivacco ovunque”, afferma Stefano Meli, membro del direttivo dell’associazione. “A ciò si aggiunge anche la mancanza di pianificazione e di interventi da parte dell’Amministrazione. L’incontro di oggi ha voluto essere un grido d’allarme per la città intera sulla situazione che si vive oggi in Oltretorrente. Non siamo più disposti ad accettarla: questa è la nostra casa e vogliamo impegnarci per farla tornare ad una nuova vita. Da qui parte il nostro rinnovato impegno con ‘L’Oltretorrente rinasce’”. Oltre ai membri del direttivo sono intervenuti anche diversi cittadini che hanno evidenziato le criticità del quartiere. 

Al fianco dell’associazione anche i consiglieri comunali Pietro Vignali, Arturo Dallatana, e Marco Osio, che a margine dell’incontro hanno evidenziato la totale inerzia della Giunta su una delle zone storiche di Parma: “Nonostante le promesse della campagna elettorale, ad un anno dalla sua elezione la Giunta Guerra non ha mosso un dito per porre rimedio alle tante criticità che colpiscono l’Oltretorrente o, meglio, lo ha fatto solo inseguendo i continui fatti di criminalità avvenuti in zona, come quello di domenica scorsa in via Imbriani.”. Ne sono un esempio gli agenti di comunità annunciati solo dopo il grave fatto di domenica che Vignali definisce come “l’ennesimo esercizio retorico, presentato in pompa magna qualche giorno fa. Ancora una volta una decisione che arriva con colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione e, per di più, con un’operatività limitata degli agenti, che termina alle 19.00 quando sappiamo che buona parte delle problematiche avvengono nelle ore serali; le stesse ore in cui i residenti, specialmente donne ed anziani, hanno timore ad uscire di casa. “

Un altro tasto dolente è quello che riguarda la chiusura dei negozi e lo spopolamento del quartiere: “Invece che far applicare il regolamento del commercio, attuare una politica commerciale seria per favorire i negozi storici, le attività artigianali e valorizzare il quartiere per le sue peculiarità, l’Amministrazione è ferma a discutere su che titolo dare al regolamento. Le priorità per il quartiere sono altre: vanno fatte azioni di riqualificazione, regolamentati i minimarket, attuata una politica di controllo sugli affitti, garantite le condizioni di sicurezza e decoro, anche con la revisione della raccolta differenziata”, continua Vignali. “L’Oltretorrente è un quartiere che si presta per diventare un punto di riferimento per la nostra Città: bisogna sistemare i contenitori chiusi ed utilizzarli al meglio”. L’elenco, in questo caso è lungo: si va dall’occasione sprecata di riqualificazione in tempi rapidi dell’Ospedale Vecchio al Palazzetto Eucherio SanVitale, passando per l’ex Romanini Stuard, l’area ex Fiere al Parco Ducale, il Teatro del Vicolo. Tra le altre proposte lanciate nel corso dell’incontro anche il ripristino della linea 20, come autobus di quartiere; presidi fissi della Polizia Locale; centri commerciali naturali in via Bixio e via D’Azeglio per rilanciare il commercio e una politica abitativa che favorisca l’insediamento di famiglie e giovani coppie. 

“L’Oltretorrente è un quartiere con delle caratteristiche uniche; purtroppo nello stato in cui versa ad oggi è, al contrario, sistematicamente evitato da coloro che abitano altrove e vissuto con difficoltà enormi dai suoi residenti. Il progetto che avevo avviato quando ero Sindaco - conclude Vignali - per la riqualificazione del quartiere non è mai stato portato avanti. Un progetto che era partito con lo spostamento del Sert e della moschea e continuato con la riqualificazione delle scuole di quartiere (Cocconi e Parmigianino), l’inserimento del laboratorio familiare in Piazzale Inzani, la realizzazione del Caffè della creatività in Piazzale Bertozzi e la riqualificazione di altri piazzali, come Piazzale Corridoni, e tanti borghi e strade importanti come ad esempio Via Bixio e via Costituente. A tutto ciò era stata poi aggiunta anche una programmazione di iniziative, sia estive che invernali, che contribuivano a rendere vivo e vivibile il quartiere: la pista del ghiaccio e gli spettacoli dialettali per nominarne alcuni. Oggi i residenti se ne vanno, in alcuni casi la percentuale dei negozi sfitti supera il 25%. Serve un’azione decisa ed immediata da parte dell’Amministrazione per ripristinare, prima di tutto, le condizioni di sicurezza, decoro ed igiene e, successivamente, per avviare azioni concrete di riqualificazione”. 

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