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maltrattamenti alla scuola pubblica di colorno...

Nicola Scillitani (AMO COLORNO): "Occorre tutelare i più deboli non solo con le telecamere..."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Il gruppo civico AMO COLORNO, a seguito del drammatico episodio di maltrattamenti ai danni di bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, compiuti con efferata crudeltà e cinismo da parte di due maestre; ha ritenuto opportuno riunirsi al fine di cercare delle valide soluzioni. Dopo una lunga consultazione abbiamo provveduto ad inviare al sindaco di Colorno le nostre proposte, al fine di poterle valutare ed eventualmente sviluppare nel modo migliore possibile. Le proposte sono le seguenti: 1)Videosorveglianza collegata direttamente con le forze dell’ordine, nelle strutture pubbliche e/o private che si occupano di Anziani, disabili e bambini. I  controlli attraverso telecamere e altro va portato alla attenzione del  Legislatore regionale che dovrebbe  intervenire  al riguardo attraverso la previsione di installazione di telecamere,  nella disponibilità della Magistratura, in tutte le strutture operative nella  Regione, socio sanitarie, asili nido e scuole materne. Occorrerà un impegno notevole vista la rigidissima legge sulla privacy in vigore in Italia, ma con impegno ci si può e ci si deve riuscire, per la tutela degli ospiti e di chi lavora nelle strutture. 2)Occorre impegnarsi a garantire tutela per il dipendente diligente che viene a conoscenza di una pratica “poco lecita”. Spesso lo stesso, si vede bene dal segnalarla alle autorità competenti per paura di ritorsioni. Paura che purtroppo genera omertà come nel caso ultimo di Colorno. Proprio per questi motivi, è stata di recente approvata la legge che introduce in Italia il cosiddetto whistleblowing, vale a dire la legge che tutela chi, venendo a conoscenza di irregolarità o atti illeciti sul posto di lavoro, decida di denunciarli. Chi denuncia un reato, un atto illecito o una irregolarità di cui sia venuto a conoscenza sul posto di lavoro non può essere discriminato o peggio sanzionato, al contrario deve essere tutelato. Purtroppo ad oggi sentiamo poco parlare di whistleblowing. Occorrerebbe fare della seria formazione in merito, come obbligo al momento di un assunzione. 3)Eseguire costanti ispezioni a sorpresa da parte di addetti comunali qualificati, nelle strutture, al fine di verificare la qualità del servizio offerto, e tutelare sia il personale che i degenti. Non è tollerabile che un sindaco sia all’oscuro di certe situazioni. Un sindaco deve poter avere una visione totale del posto che è tenuto ad amministrare. 4)Periodicamente bisognerebbe sottoporre un insegnante a dei test psico-attitudinali per garantire costantemente la sua lucidità. Sicuramente non è facile lavorare costantemente con la vitalità dei bambini, ma un docente deve essere sempre posato e moderato. Ci sono milioni di insegnanti che svolgono il loro lavoro con professionalità ed impegno. Non vogliamo di certo colpevolizzare una categoria intera, ma lo riteniamo strettamente necessario. Le nostre proposte vanno al di là della sola richiesta di telecamere, come fatto in questi giorni da buona parte del mondo politico locale. Per tutelare i più indifesi occorre andare oltre con l’impegno di tutti. Nicola Scillitani Coordinatore cittadino AMO COLORNO

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