Pizzarotti: "A Parma c'è una politica ferma agli anni '90"
Il sindaco: "C'è classe politica e classe politica. Una si è cementificata al passato, l'altra si rimbocca le maniche, lavora per migliorare ogni singolo aspetto della vita della città"
"Oggi, che non è possibile una nuova candidatura, voglio ricordare questo percorso pensando a quanto politicamente e umanamente mi abbia fatto maturare. Non più cambiare il sistema, ma migliorare quello che c’è, passo dopo passo puntando sempre al meglio e a una vita di qualità". Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ripercorre con un tuffo nel passato il suo cammino da sindaco di Parma (si era candidato con il Movimento 5 Stelle il 21 gennaio del 2012, lo stesso giorno del 2017 si è ricandidato con Effetto Parma), dando una spallata alla legge che non gli permette una nuova ricandidatura. "Legge contraddittoria e insensata - scrive il sindaco su Facebook -". Poi l'excursus di quanto fatto in questi dieci anni alla guida della città, con alcune passaggi chiave. "Nel primo mandato ci siamo candidati con la volontà di cambiare il sistema. Nel secondo per non lasciare un buon lavoro a metà. Voglio ricordare questo percorso - scrive il sindaco sul suo profilo - pensando a quanto politicamente e umanamente mi abbia fatto maturare. Non più cambiare il sistema, ma migliorare quello che c’è, passo dopo passo puntando sempre al meglio e a una vita di qualità".
Poi la finestra sulle prossime elezioni, quelle che decideranno il nuovo sindaco, con una risposta a chi lo ha spesso chiamato in causa in questi giorni, attaccandolo su temi come la sicurezza e il degrado. "C'è classe politica e classe politica, anche a Parma: si tratta di scegliere cosa è meglio per la città. Ad esempio, c’è una politica ferma agli anni ’90, quando c’erano ancora i semafori in tangenziale. È rimasta lì e da lì non si è più mossa. Si è cementificata al passato, mentre il mondo corre e va avanti. Poi c’è una politica che si rimbocca le maniche, lavora per migliorare ogni singolo aspetto della vita di Parma, non si piange addosso e guarda sempre avanti, ben sapendo che bisogna rimanere al passo col mondo e con i suoi cambiamenti. È la politica che costruisce, che in questi mesi sta dialogando apertamente e con trasparenza per il bene della città, per consegnare a Parma un governo in grado di guidare il cambiamento e mai subirlo.
C’è ancora tanta strada da fare, ma non ci spaventa. La faremo insieme e grazie al dialogo con le altre forze politiche consegneremo alla città un governo in grado di meritare l’entusiasmo, l’ottimismo e il coraggio di Parma".