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Dall'Olio: "Pizzarotti usa il Comune per la propria campagna elettorale"

Il capogruppo del Pd: "Il bando per un nuovo addetto dell'ufficio comunicazione appare di dubbia legittimità e da annullare"

"Dopo lo stanziamento di 20.000 euro presi dai fondi di riserva del Comune -scrive il capogruppo del Pd Nicola Dall'Olio- per celebrare con un’esposizione i progetti della sua amministrazione, Pizzarotti dà un’altra prova di come intende finanziare la propria campagna per le prossime amministrative. Sul sito del Comune è stato infatti pubblicato un bando per l’assunzione a tempo determinato di una figura che dovrà supportare il Sindaco nelle attività di informazione e comunicazione "nel periodo di fine mandato della civica amministrazione”.
 
E’ grave che con i soldi pubblici si assuma una persona che avrà di fatto il compito di aiutare il Sindaco uscente nella sua personale campagna elettorale. Abbiamo inoltre forti dubbi sulla correttezza del bando: del resto non è la prima volta che questa amministrazione bisticcia con norme e procedure di concorso.
 
L’aspetto più eclatante è il fatto che il bando, per giustificare il metodo di selezione (curriculum e insindacabile scelta del candidato da parte del Sindaco), faccia riferimento all’art. 90 del testo unico sugli enti locali (D. Lgs. 267/2000). Peccato che l’art. 90 reciti testualmente che si “può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco […] per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge”.
 
Le funzioni relative alle attività di portavoce e ufficio stampa, così come quelle di comunicatore pubblico, non rientrano però tra quelle di indirizzo e controllo e sono regolate dalla Legge 150/2000 (“Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”). Che Pizzarotti ritenga di poter superare questo ostacolo sostanziale semplicemente buttando lì la parola “indirizzo” a proposito dell’incarico di comunicazione messo a bando, dà l’idea del pressapochismo amministrativo che contraddistingue questa amministrazione.
 
E infatti, scorrendo il testo, per le funzioni assegnate e i requisiti richiesti si fa esplicito riferimento proprio alla legge 150/2000. Una totale e palese contraddizione che porta a ritenere il bando di dubbia legittimità e sostanzialmente da annullare. E che la dice lunga sulle modalità con cui Pizzarotti intende condurre la sua campagna elettorale". 

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