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Pizzarotti pubblica l'avviso di garanzia: "Ho fatto un passo in avanti, ora tocca a voi"

Il sindaco spiega le ragioni della mancata informazione in merito al provvedimento e apre un spiraglio: "Sono come sempre disponibile a confrontarmi sia con il direttorio, sia con il gruppo parlamentare che avrebbe richiesto un'assemble"

Dopo le numerose polemiche all'interno del Movimento 5 Stelle, tra mail, attacchi, prese di distanza e liti mediatiche tra il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ed alcuni esponenti del movimento il primo cittadino ha pubblicato su Facebook l'avviso di garanzia di cui è stato oggetto, spiegando le ragioni della non divulgazione: "Avrei leso il diritto dlelle altre persone coinvolte in questa indagine. Ho riguardato tutti i regolamenti: la tematica degli avvisi di garanzia non viene trattata. 

IL POST DI PIZZAROTTI - Visto che qualcuno sosteneva che l'informazione di garanzia (impropriamente chiamato "avviso") andasse comunicato prima e che avrei qualcosa da nascondere ho deciso di pubblicare quanto segue. Il primo è l'avviso di garanzia in questione. Il secondo è un parere legale che spiega bene perché oggi è possibile farlo, mentre fino a qualche giorno fa non lo era.

Potete leggere tutti, ma per riassumere il concetto è che l'informazione di garanzia è uno strumento a tutela degli indagati e se io avessi pubblicato queste informazioni prima che diventassero di dominio pubblico, avrei leso il diritto delle altre persone coinvolte in questa indagine. La mia vicenda è legata alla fondazione del nostro teatro e coinvolge persone che nulla hanno a che vedere con ruoli politici e hanno tutte le ragioni di vedere garantiti i propri diritti.

È mia intenzione rispondere anche alle controdeduzioni richieste dai vertici del MoVimento. Ho riguardato tutti i regolamenti, statuti, non statuti, e non c'è nessun regolamento interno che tratta la tematica degli avvisi di garanzia, e le regole per attivare la procedura di espulsione non sono state violate. (Regolamento M5S Art 4 commi a) b) c) https://www.beppegrillo.it/movimento/regolamento/ )

Inoltre, la trasparenza che mi viene contestata non è citata espressamente in nessuno dei suddetti regolamenti, ma compare nel codice di comportamento dei gruppi parlamentari. Ecco, anche assumendomi quell'obbligo non lo avrei comunque violato. Concludo ribadendo ancora una volta che  sono come sempre disponibile a confrontarmi sia con il direttorio, sia con il gruppo parlamentare che avrebbe richiesto un'assemblea. Penso che una diretta streaming come si faceva un tempo sarebbe in linea con quei concetti di trasparenza che mi vengono richiesti. Vediamoci e parliamo, solo così potremo chiarire. Io il mio passo in avanti l'ho fatto. Ora tocca a voi.

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