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Pizzarotti: "Di Maio e il campo largo? Vorrei parlare di contenuti e non di nomi"

L'ex sindaco di Parma: "Mi sembra di vedere più generali che soldati, mentre c'è bisogno di ripartire dai territori ora che pandemia è alle spalle e possiamo ricominciare a fare politica"

"E qualche giorno che leggo il mio nome sui giornali e francamente resto sorpreso. Rispetto alle operazione di campo largo e di centro in corso che vedono il mio nome ci tengo a dire che piuttosto di parlare di nomi bisognerebbe parlare di progetti e di contenuti che oggi mancano". Cosi all'Adnkronos il due volte sindaco di Parma Federico Pizzarotti, rispetto alle ricostruzioni apparse su diversi giornali circa operazioni in corso per coinvolgere sindaci ed ex sindaci alla ricerca di una ricollocazione in un fronte centrista in costruzione e a cui guarderebbe anche il nuovo soggetto politico di Luigi Di Maio.

"Mi sembra che se vogliamo riuscire a parlare con i cittadini dobbiamo parlare di contenuti e obiettivi, invece - va avanti Pizzarotti- parlare solamente di nomi e accordi tra nomi e' sintomatico di movimenti di palazzo e non azioni, azioni necessarie per dare una prospettiva al futuro del paese. Mi sembra di vedere più generali che soldati, mentre c'è bisogno di ripartire dai territori ora che pandemia e' alle spalle e possiamo ricominciare a fare politica". A chi gli chiede delle vecchie ruggini con Di Maio, "quello è un capito chiuso, non è un tema - replica - ma vorrei che la politica parlasse di contenuti e progetti, questo più in generale non solo riferito a Di Maio ma a tutti quei soggetti che oggi si definiscono moderati".

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