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Pizzarotti, dopo l'incontro del 7 dicembre è guerra fredda in casa 5 Stelle

L'incontro di Pizzarotti, tenutosi nei giorni scorsi nella nostra città, ha confermato le domande e le ipotesi sostenute dai media: riflessioni tra dissidenti. "Un incontro che vuole riflettere sulle origini del movimento" spiega Pizzarotti e intanto nella città la manifestazione contro i tagli sui disabili previsti dal Comune per adeguarsi alle normative della legge di stabilità -voluta dal Governo- inasprisce i malcontenti

L'incontro "Ducale" del 7 dicembre -voluto dal sindaco- avrebbe dovuto presentare le buone pratiche di amministrazione locale ma il discorso, come era prevedibile date le presenze e le assenze al summit, è stato luogo di dibattiti e considerazioni sulla natura del movimento. Il clima nazionale di riforme del direttivo è l'incipit per le discussioni che si sono susseguite durante l'evento. Grillo che nelle scorse settimane si era reputato "stanchino" ha proposto una rosa di fedeli che porteranno avanti le linee del movimento. 

Ma l'aria che si respira in città non ne tiene molto conto. Più interessante è sapere che verranno tagliati 20 milioni di euro nelle casse del Comune "così chiede il governo" e chi ci rimette, in primis sono i disabili che, insieme ai sindacati, rispondono con una manifestazione. Pizzarotti rimbalza la palla e scarica su Roma mentre sindacati e opposizione ribattono "E’ troppo comodo scaricare le colpe sugli altri, quando invece si tagliano i servizi essenziali revocando un bando” fa sapere Lavagetto, segretario del Pd cittadino insieme a Ghiretti (Parma Unita) che consiglia di togliere da progetti meno urgenti le risorse che mancano per i disabili.

Pizzarotti intanto continua la sua linea e all'incontro del 7, dove si presentano in poco meno di 400 tra dissidenti espulsi e critici, invita a riflettere  su quali modifiche si dovrebbero apportare al movimento. Un modo così per discutere delle origini ma anche del futuro. "Non bisogna dare troppa enfasi a qualcosa che troppa enfasi non deve avere" chiarisce così Pizzarotti riguardo alle voci che indicano come una presunta scissione l'evento di Parma, ma intanto i riflettori sono ormai puntati. Era inevitabile che la discussione fosse riportata con forza dalla stampa in quanto le critiche nel movimento sono già di casa.

Dall'alto si cerca, al contrario, di spostare le discussioni. I leader e i fedelissimi non parlano dell'incontro e, se incalzati sull'argomento, rispondono a tono che "nessuno vuole cacciare nessuno e chi se ne vuole andare è libero di farlo". In maniera trasversale arrivano le risposte. "Sono vivo e più vivo che mai" dichiara Grillo dal blog "stiamo distribuendo competenze e responsabilità" riferendosi alle nuove nomine per il direttivo, "è l'inizio di una nuova fase per il movimento 5 stelle" e annuncia, quasi in risposta alla "Ducale pizzarottiana", un incontro "il giorno 13 dicembre faremo banchetti per il referendum per uscire dall'euro e io sarò in prima fila al Gazebo di Genova". 

Una sorta di gioco a scacchi. Studio sulle mosse dell'altro che però non considera il contesto. Si gioca in una stanza di vetro una partita infinita senza considerare gli spettatori assenti. Volendo ipotizzare la presenza di quest'ultimi, essi si trovano a fare i conti -ancora una volta- con giochi ben diversi dagli scacchi, quelli che si giocano a discapito delle necessità e dei bisogni, i giochi di potere.

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