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Ponte sul Taro, il Ministero risponde ai parlamentari di Parma

Il Sottosegretario Borletti-Buitoni: "La Soprintendenza ne aveva proposto l’inserimento di interventi di recupero del ponte nella programmazione triennale 2015 – 2017, proposta tuttavia non accolta in fase di adozione"

“Si esprime l’impegno del Ministero di beni Culturali a promuovere ogni utile collaborazione tra le diverse istituzioni interessate, al fine di individuare gli strumenti, anche finanziari, atti ad avviare il problema segnalato, della cui rilevanza vi è piena consapevolezza, a soddisfacente soluzione”. Ad affermarlo è il Sottosegretario alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni che ha così risposto ad una interrogazione presentata dal Senatore Giorgio Pagliari, analoga a quella depositata alla Camera dai deputati Patrizia Maestri (nel gennaio 2014) e On. Giuseppe Romanini (novembre 2015). 

“Anche a seguito degli incontri avventi tra le amministrazioni comunali proprietarie del ponte – ha spiegato il Sottosegretario Borletti Buitoni – è stato redatto un progetto di fattibilità sul monitoraggio strutturale e restauro del ponte, presentato nel settembre 2014 dai Comuni di Parma, Fontevivo e Noceto, nonché dal Ministero, dell’onere stimato di circa 10 milioni di euro. Sulla base di tale progetto, ed in considerazione dell’importanza che il ponte riveste nei confronti degli intensi traffici veicolari sulla via Emilia, per i quali esso è da considerarsi infrastruttura pubblica di primaria importanza, la Soprintendenza ne aveva proposto l’inserimento di interventi di recupero del ponte nella programmazione triennale 2015 – 2017, proposta tuttavia non accolta in fase di adozione”.

Una importante presa di posizione cui il Senatore Giorgio Pagliari, anche a nome di Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini, ha risposto ribadendo il proprio “massimo impegno affinché le somme necessarie agli interventi siano reperite nel più breve tempo con il concorso del Governo e delle Amministrazioni”. Secondo Pagliari, Maestri e Romanini non si può infatti ignorare l'importanza del ponte “sia dal punto di vista viabilistico che storico e architettonico. Per questo ogni possibile azione di tutela deve essere messa in campo”.

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