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Politica Centro / Piazza Giuseppe Garibaldi

Nel Palazzo il Consiglio, fuori in 700 celebrano il 'funerale'

Per la settima volta dopo lo scandalo tangenti, gli indignados riuniti ne La Piazza si sono dati appuntamento per chiedere le dimissioni della Giunta Vignali. E sotto i Portici del Grano spunta una bara

Con la verifica del numero legale è iniziata attorno alle 16.30 la delicata seduta del Consiglio Comunale, dove è in discussione l' assestamento di bilancio 2011 con tagli complessivi previsti di 15 milioni, 5,5 legati alle spese e 9,5 agli investimenti. E' la prima seduta dopo la pausa estiva con la giunta Vignali ancora nel caos dopo lo scandalo 'Green Money', il caso delle tangenti legate al verde pubblico che ha portato in carcere undici persone, compresi alcuni collaboratori dello stesso sindaco. Tranquilla anche la situazione sotto i Portici del Grano, dove alle 17.30 è annunciata una nuova manifestazione di protesta degli 'indignati' di Parma contro l'amministrazione Vignali. Il dispiegamento di polizia e carabinieri è comunque particolarmente ingente. Non è escluso che la seduta odierna sia l'ultima per alcuni assessori della Giunta in carica. Gli assessori Lasagna (welfare), Ghiretti (sport), Manfredi (urbanistica) e Sassi (ambiente) sarebbero pronti a presentare le proprie dimissioni durante la riunione di Giunta fissata per giovedì.

ORE 17,30
In piazza vi sono una quindicina di mezzi blindati e circa 50 tra poliziotti e carabinieri schierati in assetto antisommossa.
I Portici del Grano si cominciano a riempire. Ci sono circa 400 manifestanti, alcuni con cartelli di protesta, altri con pentole e fischietti. Davanti l'ingresso del Comune è stata posizionata una bara sulla quale campeggia la scritta "Parma un modo di vivere 1998 - 2011": si celebra quindi l'annunciato funerale non solo dell'amministrazione Vignali, ma anche delle precedenti targate Ubaldi.
Alcune donne, tra cui Maria Ricciardi di Liberacittadinenza, hanno in mano un libro intitolato "Funeral Party 30 agosto 2011" con all'interno diversi articoli di giornale di critica nei confronti dell'amministrazione.

ORE 18
I Portici del Grano sono colmi di manifestanti, ormai saranno più 700. Intanto hanno montato un impianto audio e prende la parola Andrea Bui di Insurgent City e portavoce de La Piazza. L'accento ciene posto sulla situazione del Comune e sulla mancata trasparenza dell'amministrazione Vignali. I Portici, intanto, si riempiono anche di cartelli: ce n'è uno con il logo del Comune con scritto "Lutto comunale: è mancato all'affetto di ignari cittadini il Comitato di Affari del Comune. Siete pregati di lasciare tutti le vostre poltrone", un altro invece recita "La sicurezza di Vignali" con un rotolo di carta igienica attaccato sul cartello e con  la firma del sindaco. Sulla bara la gente lascia monetine e alcuni hanno messo su un cartello con scritto "Niente fiori, ma opere di bene (comune)".
E' stato allestito un banchetto da Rifondazione Comunista che raccoglie le firme contro la soppressione del 25 aprile e del 1 maggio. La Cgil, invece, ha avviato un volantinaggio per invitare i cittadini allo sciopero generale del 6 settembre.
A tratti il brusio della piazza è rotto dagli slogan che scandiscono le parole: "Parma libera" e "Dimissioni".

ORE 18,30
Mentre fuori dal Palazzo continua la protesta, all'interno il Consiglio viene sospeso dal presidente Elvio Ubaldi in seguito alla richiesta dell'opposizione di rinviare il voto sull'assestamento di bilancio. Il motivo risiede nel fatto che sono state apportate delle modifiche al budget delle partecipate e, come da nuovo regolamento delle società partecipate (varato lo scorso luglio), qualsiasi modifica dev'essere prima discussa in Consiglio. Ubaldi convoca la riunione dei capigruppo, nonostante ci sia il parere favorevole del segretario generale a continuare i lavori.
E' iniziato il 'corteo funebre' degli indignados che ha percorso via Mazzini, via Garibaldi e via Cavour per ritornare poi sotto i portici del grano. La bara ha aperto il corteo che ha bloccato per poco tempo il traffico. La protesta prosegue con una buona partecipazione. Riprende la parola Andrea Bui: incalza la giunta alle dimissioni e sostiene che la protesta andrà avanti.

ORE 19
I lavori del Consiglio Comunale riprendono. La richiesta dell'opposizione verrà votata in un apposito emendamento. Sull'indebitamento interviene l'assessore al Bilancio, Broglia: "Nel 2007 avevamo 141 milioni di euro di debiti, oggi ne abbiamo 161. "0 milioni in più, ma a fronte di 300 milioni di euro di investimenti". Nel calcolo non sono ovviamente conteggiati i debiti delle società partecipate. Sotto i portici del grano diverse persone stanno abbandonando il luogo della protesta di queste ultime settimane.

ORE 19.30
Anche se le persone in piazza stanno diminuendo si pensa ad un nuovo corteo che dovrebbe raggiungere la sede dell'Unione Industriali di Parma. Il corteo giunge davanti alla sede dell'Upi dove viene portata la bara con la scritta Parma. 'Un modo di vivere 1998-2011'. La settima protesta per richiedere le dimissioni della giunta Vignali si avvia a conclusione mentre dentro il Palazzo i lavori proseguono.

ORE 20
Dalla piazza parte un corteo di indignados alla volta dell'Unione Paermense degli Industriali. Lungo il percorso cori e slogan contro il sindaco Vignali e davanti la sede di Confindustria c'è chi grida "I nostri soldi sono qua dentro". Protagonista del corteo ancora la bara, che simboleggia un nuovo "funerale" anche davanti all'Upi.

ORE 21,45
Approvato l'assestamento di bilancio con 23 voti favorevoli. Decisivo il "si" dei tre centristi. La manovra prevede tagli complessivi per 15 milioni di euro: 5,5 sono previsti nel capitolo relativo alla spesa nella parte corrente, circa 9,5 sono riferiti agli investimenti. Il sì alla manovra è arrivato grazie anche all'appoggio dei tre consiglieri Udc, che hanno chiesto e ottenuto l'approvazione di un ordine del giorno con la richiesta di ulteriori tagli alle spese del Comune per 10 milioni nel prossimo triennio.

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I RETROSCENA
Sette. E' il numero delle manifestazioni contro l'amministrazione Vignali organizzate dopo lo scandalo tangenti seguito all'operazione Green Money 2 della Guardia di Finanza. Nonostante l'opposizione popolare la giunta non ha ancora mollato anche se non è certo un periodo ottimale. I segni arrivano anche da altri ambiti. Dopo le dimissioni di alcuni assessori le polemiche non si placano nemmeno sulla nomina del nuovo direttore generale del Comune Michele Pinzuti che, durante la presentazione alla caserma dei vigili in via del Taglio, è stato contestato da alcuni vigili.

Tante le giornate di opposizione alla giunta. Dalla prima protesta spontanea del 24 giugno, giorno degli arresti, alla seconda del 29 giugno -conclusa con l'intervento dei carabinieri in antisommossa- a quella del 5 luglio. Due giorni dopo la fiaccolata anticorruzione a Piazzale Santa Croce a Piazza Garibaldi. Dopo l'appuntamento sotto i Portici del Grano del 13 luglio, la manifestazione del 26 luglio, partira da Piazzale Rondani e giunta sotto al Comune, ha registrato una buona partecipazione. Comune denominatore delle proteste la quasi totale assenza di simboli di partito: la rivolta della piazza è portata avanti da cittadini indignati che si sono autorganizzati.

Protesta tangenti 30 agosto 2011


 

 

 

 

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