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Indennità parlamentari, referendum abrogativo: a Parma si può firmare

Fino al 26 luglio per il referendum per l'abrogazione dell'articolo 2 della legge n.1261. La conferma dall'Ente comunale: ci si può recare al Duc. Molti Comuni non hanno i moduli

Anche a Parma, come in tutti i Comuni d'Italia, fino al 26 luglio, è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Molti Comuni però non hanno ancora i mobuli. La notizia sta girando sui blog ed i social network. La conferma arriva dall'Ente comunale. C'è tempo fino al 26 luglio 2012, il Comitato promotore dovrà presentare le firme entro il 31 luglio. Per firmare è sufficente recarsi presso il Duc o presso l'Albo Pretorio del Municipio in Piazza Garibaldi, negli orari di apertura, e chiedere il modulo corrispondente.

Occorrono 500 mila firme. L'iniziativa è stata lanciata da Unione popolare. La Corte Costituzionale dovrà poi vagliarne l'ammissibilità. Il quesito referendario chiede l'abrogazione del solo articolo 2 della legge 1261, il seguente. "Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute e delle Commissioni". Secondo le prime stime si otterrebbe un risparmio di circa 5 milioni di euro.

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