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Referendum, vince il No: le reazioni dei parmigiani

Abbiamo intervistato alcuni cittadini e cittadine la mattina dopo il giorno del Referendum costituzionale: per alcuni è un segno di cambiamento, per altri si è persa un'occasione importante

Le reazioni dei parmigiani alla vittoria del No al Referendum sono contrastanti. Come i risultati della consultazione referendaria anche in strada, il giorno dopo il 4 dicembre, i cittadini si dividono, anche tra chi ha votato No. Le dimissioni di Mattero Renzi, poi, sono accolte, dalla maggior parte delle persone che abbiamo intervistato, positivamente, come il segno di un cambiamento.

"Ha vinto il No e Renzi si è dimesso? Non poteva esserci mattinata migliore" commenta un giovane di 25 anni, in via Imbriani alle 8, sta andando in Università. "Io personalmente ho votato no e secondo me adesso andrà Salvini al Governo, o almeno io lo spero". "Io non ho votato perchè penso che i politici di oggi facciano comunque quello che vogliono: cosa sarebbe cambiato se avesse vinto il si? Ora Renzi è andato a casa, ne arriverà un altro che farà le stesse cose di Renzi, anche se con la pettorina cambiata". Ci risponde così una ragazza seduta su una panchina di piazzale Picelli, sfiduciata dalle Istituzioni.

"Io ho votato si al Referendum di ieri - ci confida un uomo di circa 50 anni, con abito scuro e valigetta. C'era tanta gente ai seggi. Per la prima volta da cinquant'anni a questa parte c'è stata la possibilità di cambiare: gli italiani ed i parmigiani hanno scelto di non cambiare niente. Ora non si lamentino che tornerà tutto come prima. Per noi imprenditori è un male non avere più una persona affidabile come Renzi al Governo. Ora si aprono le porte per la destabilizzazione". 

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