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Regionali, i candidati M5s di Parma: "Il Pd devasta il territorio"

La denuncia dei candidati: "Proprio sui rifiuti il centro sinistra ha applicato la tecnica dell'inganno: da una parte la propaganda ecologista, dall'altra la realizzazione dei 9 inceneritori che inquinano l'Emilia Romagna"

"Il decennale governo del centro sinistra in Emilia Romagna -si legge in una nota dei candidati consiglieri M5s di Parma- si è distinto in particolare per un obiettivo, raggiunto senza tentennamenti. La devastazione del territorio, attraverso politiche di cementificazione selvaggia e di cattiva gestione del ciclo dei rifiuti. Proprio sui rifiuti il centro sinistra ha applicato la tecnica dell'inganno: da una parte la propaganda ecologista, dall'altra la realizzazione dei 9 inceneritori che inquinano l'Emilia Romagna e bloccano lo sviluppo di pratiche virtuose. Con il decreto Sblocca Italia, varato da Renzi e centro destra a colpi di fiducia, i partiti hanno creato la rete nazionale degli inceneritori. Invece di prendere atto che l'Europa e il buon senso ci chiedono di invertire la rotta, la volontà politica è evidentemente quella di favorire e non disturbare gli interessi delle potenti multiutility Iren ed Hera, società private quotate in borsa, nei cui consigli di amministrazione siedono i rappresentanti Pd.

L'Amministrazione comunale di Parma, con il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata in un anno, ha dimostrato che è semplice cambiare impostazione, basta volerlo. Il Movimento 5 Stelle, in regione Emilia Romagna, si opporrà strenuamente al piano del Pd, che prevede il mantenimento di tutti gli inceneritori regionali, da alimentare con i rifiuti in ingresso da tutto il paese. Proporremo, al contrario, di portare la differenziata spinta in tutti i comuni della regione. Al 2020, in questo modo, è possibile chiudere almeno 7 inceneritori su 9, migliorando la situazione ambientale e sanitaria e creando un indotto economico sul riutilizzo e il riciclaggio dei materiali. Il ciclo di gestione e raccolta dei rifiuti deve essere un meccanismo virtuoso, non una piaga per il territorio. Stesso modo di approcciarsi per le centrali a biomasse e cogeneratori vari che vengono autorizzate da Province e Regione. I Parmensi ben si ricordano del caso dell'inceneritore (cogeneratore) al poggio di S. ilario Baganza. Oggi la stampa sia piena di evidenze sul fatto che la preoccupazione manifestata all'epoca dai cittadini e considerata ingiustificata dai vari Dall’Olio, Muzzarelli, Castellani e Bonomo, era assolutamente legittima. Ci batteremo per gli interessi dei cittadini e dell'ambiente, non abbiamo diktat da rispettare e gruppi di potere a cui rispondere. Non per tutti è così".

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