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Rifugiati dalla Libia? In Emilia Romagna solo 284 posti per i profughi

Dal Paese nordafricano potrebbero arrivare in Italia circa 300mila profughi. Per il triennio 2011-2013 il Ministero degli Interni finanzierà i progetti regionali con 3 milioni di euro. Ma come si affronterà l'emergenza?

L'agenzia Onu per i rifugiati si sta attrezzando ad affrontare un possibile esodo dalla Libia e sollecita i Paesi vicini in Europa e Nordafrica a non respingere le persone che fuggono dalle rivolte che hanno provocato numerose vittime dalla settimana scorsa. Le previsioni parlano di 300mila profughi che potrebbero raggiunere l'Italia a breve. Ma siamo pronti a una tale emergenza?

Nel 2011 tutti i Comuni capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna e una rete di enti con capofila Fidenza realizzeranno attività di accoglienza per richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria: la graduatoria, recentemente approvata dal ministero dell’Interno, finanzierà infatti con il Fondo nazionale Politiche e Servizi dell’Asilo tutte le proposte presentate da enti di questa regione.

“L’Emilia-Romagna è l’unica Regione che ha progetti per rifugiati in ogni provincia – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. Parliamo non di immigrati, ma di persone costrette a fuggire o espulse dal proprio Paese a causa di discriminazioni politiche, religiose o etniche, che hanno già ottenuto dal governo italiano lo status di rifugiati. Quest’anno il finanziamento complessivo sarà di circa 3 milioni di euro. L’approvazione dal ministero dell’Interno di tutti e 10 i progetti riconosce l’impegno e la competenza degli enti locali, del terzo settore e della Regione che da anni sostiene la rete ‘Emilia-Romagna Terra d’Asilo’”.

L'accoglienza per i rifugiati in Emilia-Romagna
Per tre anni (2011-13) saranno disponibili 284 posti in piccole strutture abitative (nel 2010 erano 245). A Bologna ci saranno altri 15 posti per le cosiddette “categorie vulnerabili” (minori non accompagnati, disabili, anziani, donne in gravidanza, genitori singoli con figli minori, persone che abbiano subito torture o gravi violenze), mentre Fidenza e Ferrara avranno ciascuna 4 posti per persone affette da disagio mentale. Inoltre, mentre 9 progetti continuano - o incrementano - le attività già svolte da anni, per la prima volta entra nella rete regionale anche il Comune di Piacenza (15 posti disponibili).

Si stima che la popolazione rifugiata in regione sia di circa 4500 persone, mentre in tutt’Italia è di 60mila (9600 nuove domande nel 2010). I rifugiati fuggono dalla propria terra a causa di persecuzioni e violenze (lo status giuridico è stato definito dalla Convenzione di Ginevra del 1951) e, per affermare il proprio diritto alla richiesta di protezione internazionale, sono costretti ad affrontare viaggi estremamente pericolosi, a rischio della vita, attraverso frontiere o mari.

La progettazione regionale attuale ovviamente non poteva tenere conto del presentarsi di quest'emergenza. Il vero nodo da sciogliere è capire - in base al reale numero di rifugiati che arriveranno in regione - quali soluzioni adottare per mantenere stabili gli equilibri sociali.

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