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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Salvini a Parma per sostenere Vignali: "I suoi anni da sindaco sono ricordati e rimpianti"

Il leader della Lega in un comizio elettorale in città parla della visita a Mosca, dopo le polemiche: "Andare in territorio di guerra per cercare di portare la pace non è esattamente un fine settimana a Riccione. Ma chi me lo fa fare, io passo due giorni con i miei figlie e i miei genitori e tenetevi le vostre polemiche"

Il leader della Lega Matteo Salvini a Parma per un comizio elettorale a sostegno della candidatura di Pietro Vignali: "I suoi anni da sindaco di Parma - ha detto - sono ricordati e rimpianti".

Dopo la bufera mediatica seguita al suo annuncio della partenza per Mosca il leader della Lega, nella nostra città, è tornato sul tema. "Non pretendo applausi, ma neanche insulti, perchè una visita a Mosca - ha detto Salvini - non è "un week end a Forte dei marmi... Andare in territorio di guerra per cercare di portare la pace non è esattamente un fine settimana a Riccione... Ma poi, notando che da Renzi a Letta, da Meloni a Calenda, si è levato un grido di attacchi e e polemiche, a volte mi viene da dire: 'Ma chi me lo fa fare, io passo due giorni con i miei figlie e i miei genitori e tenetevi le vostre polemiche". 

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"Dedico solo 30 secondi di riflessione al tema della pace e della guerra, perchè ci sono temi su cui si può dividere, ma anche temi che invece dovrebbero unire... Io sono stupito, sconcertato e dispiaciuto dal fatto che la ricerca della pace, la costruzione della pace, preveda divisioni a sinistra... E quanto parlo di pace non parlo del fatto che vado in giro per Parma con la bandiera della pace, facendomi un cannone e gridando peace and love... La pace va costruita, va studiata, sudata e faticata. Quindi, è incredibile come oggi, se andate sui giornali, oggi si sono sentiti Putin Macron e Scholz, parlando di grano, disarmo e ritorno alla pace... Io pensavo, forse ingenuamente, che costruire la pace, mettendosi in gioco e anche a rischio, valesse la pena. E non pretendo applausi, ma neanche insulti...".

Sulla visita a Mosca "ci lavoro e ci lavorerò", ma "sulla pace non mollo". Qui non stiamo parlando di una partita di pallone o delle elezioni a Parma, dove si vince o si perde e io voglio vincere... La guerra è un'altra cosa. Spero che tutti si mettano d'accordo sul fatto che la ricerca della pace non è di destra o di sinistra, di leghisti, comunisti e fascisti, di milanisti o interisti, ma è fondamentale, è il valore supremo per salvare vite in Ucraina e posti di lavoro in Italia e io non mollo finchè non ce la faccio...".

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