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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Sicurezza e immigrazione, la Lega: "I parmigiani chiedono interventi incisivi"

Comincia una serie di incontri pubblici

“La Lega è un movimento che sta tra la gente. A Parma abbiamo per questo il nostro appuntamento tutti i fine settimana con il banchetto sotto i portici di via Mazzini. Con oggi iniziamo un ciclo di incontri di approfondimento su temi sentiti dalla cittadinanza. Quelli della sicurezza e dell’immigrazione sono infatti due tematiche strettamente correlate sulle quali i nostri concittadini ci segnalano problemi e chiedono interventi incisivi”. Così il segretario della sezione di Parma della Lega, Paola Zanichelli, ha aperto l’incontro pubblico “Sicurezza e immigrazione” davanti a una sala Bizzozero senza più un posto a sedere già prima dell’avvio dell’evento.

Il primo intervento è stato quello di Gianni Pollastri, segretario nazionale di FSP, polizia di stato, collegato in video conferenza causa covid. Dopo avere ricordato i suoi trascorsi di inizio carriera in polizia a Parma alla fine degli anni ’80, ha svolto un’ampia digressione sulle evoluzioni sostanziali e normative delle problematiche relative a sicurezza ed immigrazione in Italia e su come è anche cambiato l’approccio delle forze dell’ordine nell’affrontarle.

È quindi seguita la relazione storico politica del membro del direttivo della sezione leghista parmigiana Alessandro Guardamagna dal titolo “La lectio di Roma antica in materia di sicurezza e immigrazione”. Il dirigente ha contestato aspramente la narrazione di alcuni esponenti di sinistra, tra i quali Pierluigi Gawroski, intervenuto ad un incontro del 2017 a Collecchio, per cui si dovrebbe prendere esempio dalle politiche migratorie dell’Impero romano che era in grado di accogliere tutti. “Le migrazioni ci sono sempre state nella storia e anche Roma antica le ha dovute gestire – ha spiegato – Ma si è trattato di un arco di tempo non di soli 40 anni nei quali l’Italia moderna ha dovuto affrontare questo fenomeno, ma di più di 1000 anni, nel quale sono state adottate tante soluzioni diverse, spesso anche violente. Una cosa però si può dire che Roma per quasi tutta la sua lunga storia non ha subito l’immigrazione, ma l’ha gestita. Nel V secolo dopo Cristo non è più riuscita a gestirla e l’Impero d’Occidente è crollato”.

L’ultimo e conclusivo intervento è stato quello del Consigliere regionale Emiliano Occhi che ha illustrato quanto fatto dalla Lega su tali tematiche negli ultimi 5 anni, in particolare in Consiglio comunale dove è stato capogruppo fino allo scorso mese di maggio: “Abbiamo presentato in Comune oltre 40 interrogazioni su sicurezza e immigrazione ma i nostri allarmi sono sempre rimasti inascoltati – ha dichiarato – Purtroppo sembra che l’amministrazione del sindaco Guerra sia in continuità con quella di Pizzarotti perché non ha sensibilità sul problema sicurezza legato all’immigrazione – Continuerà  a  sottovalutare il problema ed a rimpallarlo ad altre istituzioni. Il Comune invece può fare molto sulla sicurezza: i controlli contro lo spaccio devono essere continui per cui servirebbe ripristinare il nucleo cinofilo per non averlo solo saltuariamente in prestito da altre città; ci vogliono più agenti di polizia locale che non siano solo vigili per le multe e che comunque devono essere meglio formati anche dal punto di vista fisico e meglio attrezzati per affrontare problematiche di sicurezza pubblica. Bisogna inoltre finirla con le misure spot fatte una volta sola e poi più. Anche il regolamento per il commercio in centro ed in Oltretorrente che vieta l’insediamento di nuovi esercizi etnici e che abbiamo reiteratamente richiesto per tutti i 5 anni dello scorso mandato ottenendolo solo alla fine dello stesso, rischia di essere revocato: infatti, è solo sperimentale ed il PD che ora amministra era contrario”. 

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