rotate-mobile
Politica

Opere pubbliche zero, con l'eccezione del sociale

Intervento di Simone Rossi, candidato alle primarie nel Centrosinistra, sulle infrastrutture della città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday
Quali opere pubbliche servono a Parma? Quali opere pubbliche possiamo ancora permetterci senza portare i libri in tribunale per fallimento con 800 milioni di euro di debiti sulle spalle accumulati dal Comune di Parma e dalle sue società partecipate in questi anni della Città Cantiere di Ubaldi e Vignali?
Sicuramente, ad esempio, non è una priorità di questa città “riqualificare” la Stazione di Parma per un costo di 210 milioni di euro. Quella è la decisione folle di un’Amministrazione comunale che non compie le scelte nell’interesse dei suoi cittadini, e neppure delle imprese visto che alla fine non ha i soldi per pagarle.
A Parma non servono altre opere pubbliche buone solo per fare arricchire qualcuno, altri ponti inutili, sottopassi, colate di cemento, contenitori senza contenuti, palazzine invendute, musei o spazi espositivi vuoti che sono solo dei costi ormai insostenibili per questa città.
Se ci pensiamo l’opera pubblica più bella realizzata negli ultimi 20 anni a Parma è stata la riqualificazione di Piazzale della Pace con un prato, guarda caso un’idea che non è stata partorita dalla Città Cantiere ma dalla tanto bistrattata amministrazione di Stefano Lavagetto.
So che la mia proposta non sarà popolare e che le regole della propaganda politica imporrebbero promesse a quel costruttore o a quella lobby, ma penso che a Parma sia venuta l’ora di uscire dalla sbornia irresponsabile della grandeur e degli affari e di cominciare a dire le cose come stanno smettendola di ingannare la gente. Se sarò sindaco metterò in pratica “OPERE PUBBLICHE ZERO”, ovvero durante il mio mandato non sarà costruita nessuna nuova opera pubblica, eccezion fatta per quelle finalizzate al SOCIALE quali asili, case di riposo, case popolari per giovani coppie su cui, al contrario, concentreremo il massimo possibile delle risorse.
Quando le risorse sono scarse bisogna avere il coraggio di compiere delle scelte e definire delle priorità, e su quelle investire. Per me la priorità sono i bisogni delle persone, dei giovani, delle famiglie e quindi il sociale. Tutto il resto viene dopo, se ci saranno i soldi, ma oggi per me non può rappresentare una priorità.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Opere pubbliche zero, con l'eccezione del sociale

ParmaToday è in caricamento