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Bonaccini si candida alla segreteria del Pd: "E' in gioco la vita stessa del partito"

L'annuncio del presidente della Regione Emilia-Romagna: "Non vogliamo delegare ai 5 stelle di rappresentare da soli la sinistra e al Terzo polo l'area dei moderati"

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha deciso di candidarsi per la segreteria del Partito Democratico. Lo ha annunciato nella mattinata di domenica 20 novembre parlando nel suo circolo di Campogalliano, in provincia di Modena. 

"Ho deciso di candidarmi alla segreteria del Partito democratico. È il momento di esserci, di impegnarsi, di partecipare. E di farlo insieme. Per il PD. Per il Paese. Seguitemi!" si legge in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. 

Nella sua corsa però non intende chiedere l'appoggio alle correnti: "Non mi sono mai iscritto a una corrente e lo voglio dire ai più giovani: si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio. Credetemi, è anche l'unico modo per essere davvero una comunità. Altrimenti perché un volontario dovrebbe montare una Festa de l'Unita, fare volantinaggio o partecipare a una manifestazione? Chiederò una mano particolare a sindaci, amministratori locali, al gruppo dirigente diffuso sul territorio, ai tanti segretari di circolo che per pura passione e spirito di servizio dedicano intere giornate della loro vita per tenere insieme comunità e militanti. Anche perché mi è abbastanza chiaro che non avrò il sostegno di molti nel gruppo dirigente nazionale".

Nelle parole di Bonaccini un'analisi della situazione attuale del Pd: "Di una cosa sono sicuro. Se, come credo, in gioco per la prima volta da quando è nato c'è la vita stessa del nostro partito, e non la mia candidatura o il mio destino personale (di quello chissenefrega), allora ne vale senz'altro la pena. Comunque vada".

"La cosa che mi preoccupa di più - dice - è lo smarrimento della nostra gente. Dalla sconfitta sono passati meno di due mesi, da una batosta simile non ci si riprende in poche settimane. Sarebbe illusorio pretenderlo e sarebbe ipocrita prometterlo. Ma sentire evocare lo scioglimento del Pd, mettere in discussioni i motivi per cui siamo nati mi colpisce nel profondo. Non accetto che noi si resti paralizzati sotto i colpi di questa destra che governa o delle altre opposizioni che stanno tentando di dilaniarci. Cosa vogliamo e dobbiamo fare lo decidiamo noi".  

Bonaccini pensa a un Pd simbolo del centrosinistra: "Non vogliamo delegare ai 5 stelle di rappresentare da soli la sinistra e al Terzo polo l'area dei moderati. Il Pd nasce come grande forza popolare di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi".  

Per l'aspirante segretario Dem è necessario "ritrovare anche la semplicità del messaggio e del linguaggio per dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. Un militante di destra o del M5S impiega dieci secondi, a noi a volte non bastano 20 minuti".

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