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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Teatro Regio come monumento storico nazionale, Lega: "Valorizziamo la tradizione della città"

La senatrice della Lega Maria Gabriella Saponara: "Il riconoscimento è sempre più vicino"

“È sempre più vicino il riconoscimento del Teatro Regio come monumento nazionale”. È quanto ha annunciato la senatrice della Lega Maria Gabriella Saponara a seguito dell’incardinamento nella commissione 7a del Senato della Repubblica che si occupa di beni culturali della discussione in sede redigente del disegno di legge presentato dalla stessa esponente leghista per la “Dichiarazione di monumento nazionale del teatro Regio di Parma”.

“Nella seduta di commissione del 5 aprile scorso ho potuto illustrare le forti ragioni che spingono per questa iniziativa – ha proseguito Saponara – Si vuole raggiungere un traguardo prestigioso per Parma e la sua tradizione culturale oltre che storica. Infatti, il Teatro Regio non è solo un edificio in stile neoclassico di grande valore artistico realizzato da quella sovrana illuminata che è stata Maria Luigia. Fin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1829 è stato uno dei luoghi dove sono state scritte pagine importanti della storia della città e del suo territorio.

In esso si sono celebrati eventi musicali di livello assoluto, grazie soprattutto a quella tradizione lirica legata a Giuseppe Verdi che proprio a Parma e nella natìa Busseto trova la sua massima commemorazione. Ma è stato anche luogo di importanti momenti di vita sociale come quando al suo esterno il 26 dicembre 1968, in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica, avvenne una lacerante contestazione popolare e soprattutto giovanile figlia della grande protesta in atto in quei tempi rivoluzionari. Il Regio come monumento nazionale è anche la prosecuzione del cammino intrapreso con Parma Capitale italiana della cultura, per cui la Lega ha sostenuto con successo il finanziamento di eventi con il contributo statale di 5 milioni di euro.

Il prossimo passaggio deve essere quello di riconoscere a Parma il livello culturale europeo che merita, candidandola a capitale europea e con il suo principale e storico teatro al centro dell’iniziativa. Quel Teatro che comunque dobbiamo anche salvaguardare da tentativi di colonizzazione di realtà avulse dal nostro territorio. Questo perché il Festival Verdi è una vetrina che Parma ha saputo costruire per valorizzare la sua tradizione verdiana per cui le sue maestranze liriche, in primo luogo proprio il coro del Teatro Regio, non devono essere emarginate per privilegiare le maestranze bolognesi o di altre realtà – ha concluso – La Lega è stata la prima forza politica a battersi su questo in Regione e in Comune e anche il riconoscimento come monumento nazionale da parte del Parlamento va nella stessa direzione della massima valorizzazione del Teatro come gloria di Parma, della sua storia e della sua tradizione culturale e musicale”.

Per il disegno di legge sul Teatro Regio è stato fissato il termine per la presentazione di eventuali emendamenti per martedì 12 aprile 2022. Dopodiché vi sarà un passaggio in commissione bilancio e quindi il voto prima in commissione Istruzione pubblica e beni culturali e poi nell’aula di Palazzo Madama. Infine, verrà trasmesso alla Camera dei Deputati che con ogni probabilità darà solo un’approvazione formale. Il tutto dovrebbe avvenire entro la fine della legislatura parlamentare.

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