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Caso Tep, Costa è socio di Mb. L'opposizione insorge

Il presidente di Stt ed ex presidente di Tep, Andrea Costa, ha una partecipazione nella Banca Mb, la stessa in cui l'attuale presidente di Tep, Tiziano Mauro, ha versato nei modi noti e in "solitudine" 8,5 milioni di euro

"Superficialità!Così ieri il Vice Sindaco ha liquidato il comunicato delle Opposizioni su STT. Il "problema" è che il Vice Sindaco stesso aveva ritenuto di liquidare, nello stesso modo, anche la nostra richiesta di chiarimenti (risalente a settembre) sulle dimissioni della Dirigente del Servizio Finanziario, all'unisono con l'Assessore al Bilancio. Quest'ultimo oggi, con la stessa "innocenza", con cui illustra gli atti di "finanza creativa", finalizzati a nascondere le falle del bilancio comunale (e, di riflesso, delle Società Partecipate), si limita a riconoscere la correttezza della Persona!?!

È chiaro, quindi, che la superficialità è di questa Giunta, che, per responsabilità propria e per gli eccessivi spazi lasciati alla Direzione Generale, perde un vero Dirigente, cioè una professionista attenta alla distinzione tra la responsabilità tecnica e quella politica e al rispetto della legge e dell'etica professionale. Rispetto e gratitudine sono dovuti a questa Dirigente, che lascia con professionalità.

Superficialità, dunque, non c'è stata allora, mentre gli Esponenti della Giunta, che allora hanno accusato, sono ricorsi o a bugie, come le dimissioni non presentate, o a "fantasie", come il ritiro delle stesse. Quale sia, quindi, il senso della trasparenza e il rispetto del diritto dei Cittadini di essere informati, proprio da questa Giunta, è del tutto - desolatamente - evidente. Viene in mente il detto: predicare bene e razzolare male. Superficialità da parte dell'Opposizione non c'è stata - con buona pace del Vice Sindaco - neanche ieri con il comunicato di STT.

Visure camerali alla mano risulta, infatti, che il Presidente di Stt, già Presidente della TEP S.p.A., tramite una Società (di cui è socio di maggioranza), ha una partecipazione nella Banca M.B. S.p.A., quella cui l'attuale Presidente della TEP S.p.A. ha versato, nei tempi e nei modi noti e in "solitudine", 8,5 milioni di euro. Il versamento, come noto, è avvenuto, in parte, prima, e, in parte, dopo il commissariamento della Banca milanese, deciso con decreto 8.07.2009 del Ministro dell'Economia e della Finanza ai sensi degli artt. 70, 1 comma, let. a), e 98 T.U. Bancario e Creditizio. Il che significa che lo scioglimento è stato determinato da gravi irregolarità nella amministrazione o da gravi violazione delle disposizioni legislative.

Al riguardo, la stampa dell'epoca (uno per tutti: Corriere.it del 18.07.2009) parla di "errore operativo su una linea di gestione", di "rischio di liquidità", di "apparente anomalia" dei prestiti ai Soci per sottoscrivere l'aumento di capitale e di bilancio in rosso del 2009, ma anche di anni precedenti. Ogni commento è inutile, risultando solo ancora più evidente la gravità della decisione assunta dal Presidente di TEP.

Gli elementi formali di interesse cittadino non si esaurirebbero qui. È vero o non è vero che un ex altissimo Dirigente della Banca M.B. S.p.A. ha un contratto di consulenza in materia di bilancio con STT S.p.A.?
Quest'ultima circostanza, di cui verrà chiesto formale riscontro nell'esercizio del diritto di accesso, renderebbe il quadro ancor più - sia consentito - significativo sul piano, se non altro, politico. Non di meno, le denunziate coincidenze impongono all'Amministrazione di ricercare totale chiarezza, se vuole rispettare le regole (costituzionali e politiche) dell'imparzialità e della buona amministrazione e se vuole essere garante degli interessi della Città e dei Cittadini.

Di "illazioni gratuite", come retoricamente sostiene il Vice Sindaco non c'è traccia. L'esistenza di elementi, che impongono di verificare le posizioni manageriali, come abbiamo detto ieri, pare evidente: altro che illazioni! Il Presidente di TEP, come sostenuto già sabato scorso, deve dimettersi o deve essere dimissionato e il Presidente di STT, al momento, dovrebbe autosospendersi, per consentire la valutazione, la più serena, della situazione.

Diversamente, c'è sempre un'alternativa, per vero un po' usurata: accusare l'Opposizione comunale di allarmismo, superficialità e quant'altro. Forse si farebbe bene, però, a meditare sul detto popolare: la verità viene sempre a galla. È pretendere troppo? Resta ferma, assumendo carattere ancora più urgente, la richiesta di una comunicazione circostanziata da parte del Sindaco all'inizio della prossima seduta del Consiglio Comunale del 12 c.m.."

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