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Teatro Regio monumento nazionale: via libera del Senato. La Lega: "Doveroso". Il Pd: "Una grande storia alle spalle"

Il Senato ha deliberato la procedura abbreviata per il ddl sul riconoscimento in questione

Il Senato ha deliberato la procedura abbreviata per il Teatro Regio come monumento nazionale. “Il Teatro Regio di Parma è nei fatti un monumento importante dal punto di vista storico, sociale e culturale. Dichiararlo tale per legge è doveroso e ringrazio la collega Maria Gabriella Saponara per aver proposto nella scorsa legislatura il provvedimento per il quale abbiamo deliberato il procedimento abbreviato. L’opera custodisce non soltanto il patrimonio artistico ma la storia della nostra comunità, dal Gran Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fino ai nostri giorni, per volere di Maria Luigia d’Austria". Così in una nota Elena Murelli, senatrice della Lega e prima firmataria del ddl concernente la dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma, per il quale il Senato ha deliberato la procedura abbreviata.

"E’ dovere delle Istituzioni - riprende - favorire iniziative per tutelare questi beni inestimabili, che non solo ci fanno conoscere in tutto il mondo ma rappresentano una testimonianza della vita nelle nostre città, le tradizioni da salvaguardare e promuovere a partire dalle nuove generazioni”.

In campo anche il Pd: "Il riconoscimento del Regio di Parma quale monumento nazionale e' giusto e prestigioso per un teatro con una grande storia alle spalle. Parliamo di un luogo vivo, capace allo stesso tempo di testimoniare la storia del nostro Paese e di continuare a scrivere un pezzo di storia della nostra cultura e tradizione. E con questo voto, noi, oggi, diamo il giusto riconoscimento a quel luogo e a quel pezzo di storia e cultura della città di Parma e del Paese tutto". Lo ha detto nell'Aula del Senato la senatrice del Pd Enza Randocomponente della Commissione Cultura, in dichiarazione sulla procedura abbreviata per il ddl sul riconoscimento del Teatro Regio di Parma quale monumento nazionale. "Un teatro che, al pari della Scala di Milano e della Fenice di Venezia - prosegue Rando - e' considerato dagli appassionati d'opera una delle case per eccellenza della grande tradizione operistica italiana, tanto da ospitare artisti di fama mondiale, quali Maria Callas e l'indimenticabile Luciano Pavarotti. Un voto trasversale con una portata anche simbolica importante: la cultura unisce i popoli nella pace. La nostra società ripudia in tutti i modi guerra e violenza".

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