Borgo Cocconi, un residente: "Rifiuti in strada, abbandono urbano e sanitario"
"I disabili -si legge nella lettera di Giacomo Poletti all'assessore Folli- fanno la gimcana su e giù dal marciapiede, le mamme con le carrozzine fanno il rally tra i sacchi della spazzatura e gli altri residenti voltano sguardo e naso altrove"
"Gentilissimo Assessore Folli -si legge nella lettera inviata dal residente Giacomo Poletti all'assessore Folli- sono un residente in Borgo Cocconi, uno dei tanti esasperati dall’incuria in cui è precipitato ormai da troppo tempo questo disgraziato angolo della nostra città. Non l’annoierò su temi come il degrado sociale e il selvaggio disturbo delle quiete pubblica, questioni che non le competono e che sono già state oggetto di esposti alle autorità competenti. Naturalmente inascoltati.
Vorrei riportare invece la Sua attenzione sulla situazione di incredibile abbandono urbano e sanitario che interessa tutta la via, diventata grazie ai suoi nove (sic) cassonetti, una vera e propria discarica a cielo aperto che raccoglie rifiuti di ogni tipo da tutto l’Oltrettorrente. Il problema, in particolare nell’angolo con via D’Azeglio, dovrebbe esserle noto, visto che è stato più volte segnalato sia a Lei che a Iren. Forse il tema non ha saputo particolarmente solleticare la sua fantasia di assessore, già così impegnata nella nobile battaglia contro l’inceneritore che tanta visibilità nazionale è valsa alla nostra città e alla sua Giunta. E’ umanamente comprensibile: di certo il pattume e il piscio di borgo cocconi a Santoro e Mentana non possono interessare granché.
Quasi un anno fa, martedì 3 luglio 2012, a una cortese mail di un altro residente del borgo che le sottoponeva il problema Lei rispondeva con queste parole, che riporto testualmente: Salve, se ha delle soluzioni da proporre su collocazione alternativa dei cassonetti ci faccia delle proposte. Grazie, Gabriele Folli. Assessore Ambiente, Mobilità e Trasporti. In prima battuta, la sua risposta ci era sembrata uno straordinario appello alla democrazia partecipata, un invito alla riconquista della sovranità del cittadino sulla cosa pubblica: un bell’esempio, insomma, di ‘grillismò applicato.
Ebbene, dopo quella risposta e un surreale sopralluogo di un tecnico comunale e di un collega dell’Iren che si sono un po’ rimpallati le responsabilità, non è più accaduto assolutamente nulla. E’ passato quasi un anno: i disabili fanno ancora la gimcana su e giù dal marciapiede, le mamme con le carrozzine fanno il rally tra i sacchi della spazzatura e gli altri residenti voltano sguardo e naso altrove. Noi di Borgo Cocconi possiamo dire senz’altro di aver avuto prova dell’efficacia amministrativa della Giunta a 5 Stelle. L’immagine è tutto. E a proposito di immagine, le allego una galleria di cartoline del borgo scattate negli ultimi mesi, cui mi spiace di non aver saputo associare il commento musicale bucolico che meriterebbero".