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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Ecco la nuova ala dell'ospedale di Vaio

Tutti i servizi e le attività

E’ l’integrazione il criterio guida dell’organizzazione dei servizi della nuova ala dell’Ospedale di Vaio. Il nuovo edificio ha l’obiettivo prioritario di accorpare le attività ambulatoriali ospedaliere e del distretto per area funzionale e consentire l’utilizzo integrato delle tecnologie disponibili e del personale infermieristico di supporto. Grazie alla disponibilità di ambienti dedicati alle attività ambulatoriali in tutti i piani della nuova ala, si potrà gestire in modo più adeguato la progressiva riconversione di trattamenti di tipo medico, tradizionalmente eseguiti in regime di day-hospital, in trattamenti ambulatoriali di day service, la modalità di presa in carico del cittadino che necessita di assistenza specialistica complessa. La nuova ala è stato presentata stamane dalla Direzione dell’AUSL al Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, al Sindaco di Fidenza Andrea Massari, al Sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli, al Sindaco di Soragna Salvatore Iaconi Farina, al Presidente della Provincia Diego Rossi, al Magnifico Rettore Paolo Andrei, a Fabio Rainieri (vicepresidente Assemblea legislativa Emilia-Romagna) e ad altre Istituzioni.

LA NUOVA ALA
Conta 6 piani, (compreso il piano interrato destinato a deposito e il sottotetto), per una superficie di oltre 7.500 metri quadrati. Al piano terra si trovano 5 ambulatori ecografici e 1 mammografico, oltre al day service psichiatrico e alla residenza a trattamento intensivo psichiatrico con 10 posti letto, che si trasferisce dalla sede di Fidenza, ormai inadeguata alle esigenze dei malati. Il primo piano è occupato da 20 ambulatori, dedicati alle funzioni di diabetologia, pneumologia, dermatologia, allergologia, epatologia, cardiologia, terapia anticoagulante orale (Tao) e nuovi anticoagulanti orali (Nao). Una parte considerevole del piano è destinato a tutti gli ambulatori di neurologia, compresa l’attività di neurofisiologia ed il day service sclerosi multipla. Al secondo piano ci sono tutte le funzioni dell’area materno-infantile, ospedaliere e distrettuali, per complessivi 16 ambulatori, a cui si aggiunge un ambulatorio chirurgico dedicato alla terapia antalgica. In questi spazi trovano quindi posto le funzioni consultoriali di salute donna, gli ambulatori
ginecologici, lo studio dello psicologo, l’ambulatorio ed il laboratorio dedicati alla procreazione medicalmente assistita e l’area pediatrica che comprende l’attività di day service. Al terzo piano sono aggregate le specialità chirurgiche, oltre agli ambulatori di medicina dello sport. Si tratta, complessivamente, di 20 ambulatori di oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia, ortopedia e chirurgia, oltre agli ambulatori di prericovero e di day service chirurgico preoperatorio.

IL SINDACO MASSARI: “QUI VINCIAMO LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE”
“Oggi presentiamo uno spazio bellissimo che fra pochi mesi sarà un altro e nuovo orgoglio della sanità fidentina – ha detto il Sindaco Massari –. Dimostriamo che c’è buona sanità grazie al mix tra funzioni, spazi, attrezzature che permettono agli operatori di fare al meglio il loro lavoro. In questa nuova ala la sanità si integra con i servizi territoriali e protegge le persone quando hanno una difficoltà, sanitaria o sociale che sia. La straordinaria esperienza di Vaio sta proprio nel suo essere molto integrato nel territorio. Qui abbiamo
grandissimi professionisti non solo tra i medici ma anche nel personale infermieristico e nelle associazioni che sono innestate nell’ospedale. Vaio come tutta la città di Fidenza ha sempre accettato la sfida dell’innovazione, a cominciare dalla nascita dell’ospedale che venne accolto nelle sale consiliari da una profonda ostilità. Si diceva dobbiamo investire sul vecchio ospedale ma oggi non saremmo qui se avesse prevalso il restare arroccati su quell’idea”.

IL PRESIDENTE BONACCINI: “STATE FACENDO TANTO E BENE”
“State facendo tanto e bene. Dobbiamo continuare a lavorare così saltando le appartenenze politiche” ha detto il Presidente Bonaccini, mettendo in evidenza come la nuova ala di Vaio con i suoi servizi siano parte di una stagione straordinaria di investimenti della Regione sulla sanità pubblica, che rendono il sistema emiliano-romagnolo uno dei tre con la più alta qualità in Italia. Nuove assunzioni già effettuate e in arrivo tutte a tempo indeterminato con l’obiettivo di “eliminare anche l’ultimo dei precari”, nuove dotazioni, nuove strutture. “Abbiamo una sanità straordinaria ma serve un equilibrio tra strutture ospedaliere, i capoluoghi, le
strutture di collegamento universitarie e i territori più lontani – ha aggiunto Bonaccini –. A breve avremo 170 piazzole su 328 comuni per l’atterraggio h24 dell’elisoccorso notturno”, spiega Bonaccini, ricordando che, “fuori dalle chiacchiere di un teatrino della politica che non sopporto più, grazie a politiche virtuose siamo l’unica Regione che ha eliminato il superticket per le famiglie che non superano i 100.000 euro di reddito annuo e il ticket ordinario da 23 euro per la prima visita alle famiglie che hanno 2 o più figli a carico”.

LA SODDISFAZIONE DI AUSL E AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
Elena Saccenti, direttore generale Azienda Usl di Parma, illustra che “grazie alla nuova ala, sarà possibile migliorare notevolmente sia l'assistenza e la cura dei pazienti che le condizioni di lavoro dei professionisti. La realizzazione di questo importante progetto è un segno tangibile della crescita qualitativa dell'assistenza sanitaria non solo qui Fidenza ma per i cittadini di tutta la provincia”.

Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, tocca un tema strategico: “Quando la programmazione sanitaria di una provincia è condivisa tra tutte le istituzioni, si realizzano progetti importanti come questo a Vaio e si raggiungono quindi risultati positivi per tutto il sistema provinciale. Ricordo che questo non è soltanto un ospedale, è anche sede di distretto e di servizi territoriali: dunque l'integrazione tra i percorsi di cura qui è già realizzata nei fatti”.

LE TAPPE DELL’OPERA
Nel giugno 2015 iniziano i lavori, affidati a UNIECO di Reggio Emilia. Nel 2017 l’attività è rallentata da ripetute sospensioni, fino ad aprile, quando la ditta è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa. Nell’ottobre 2017 il cantiere è affidato alla ditta Edificanda e a gennaio 2018 riprendono i lavori. Nel corso della realizzazione dell’opera sono sorte nuove esigenze sanitarie che hanno portato alla riqualificazione del comparto operatorio, con realizzazione di una recovery room dotata di 4 posti letto. Il termine dei lavori è fissato per fine giugno, dopo i necessari collaudi e traslochi le attività nella nuova ala inizieranno l’autunno prossimo.

NON SOLO LA NUOVA ALA
La realizzazione della nuova ala è parte di un più ampio progetto, che vede una serie di interventi di ristrutturazione del Pronto Soccorso, di parte del primo piano del corpo B e del piano terra del corpo O. Il Pronto soccorso – inaugurato nel novembre 2016 dal Presidente del Consiglio dei Ministri - ha raddoppiato la sua superficie, passando da 500 metri quadrati a circa 1.200 e conta su percorsi maggiormente appropriati per ciascun livello di gravità, spazi dedicati all’utenza pediatrica, percorsi per pazienti a rischio chimico e rischio infettivo. I locali sono stati ampliati per migliorare il modello assistenziale e sono suddivisi in base al codice colore assegnato al paziente al momento del triage. Importanti sono il raddoppio della capacità operativa per le situazioni estremamente gravi (il codice rosso), la realizzazione di una camera di isolamento, una specifica sala d’attesa dedicata ai bimbi e la nascita di un vero e proprio reparto dedicato alla radiologia d’urgenza, inaugurato lo scorso 27 marzo. La ristrutturazione di parte del primo piano del corpo B e del piano terra del corpo O, per una superficie complessiva di 2.350 metri quadrati, ha consentito di recuperare all’interno del Corpo E una superficie di circa 650 metri quadrati utile all’ampliamento del Pronto Soccorso. Con l’incremento delle capacità ricettive dell’Ospedale, contestualmente ai lavori di ampliamento, viene realizzato un nuovo parcheggio di 2.250 metri quadrati.

I NUMERI
L’investimento è di circa 15 milioni e 600mila euro (di cui quasi 14 milioni per la costruzione della nuova ala). Nove milioni e 480mila euro sono risorse dell’Azienda Usl, circa 306mila euro sono finanziamenti regionali e la restante parte (quasi 6 milioni di euro) sono risorse statali. Lavorano all’Ospedale di Vaio oltre 600 professionisti, aumentati di 5 unità dal 2007 al 2018. Il numero complessivo dei ricoveri è passato dagli 11.645 del 2014 ai 10.783 dell’anno scorso, una riduzione complessiva motivata dagli interventi organizzativi di riconversione delle attività dalla degenza ordinaria e day hospital ai percorsi ambulatoriali di day service. Per gli stessi motivi, la dotazione complessiva di posti letto è passata dai 220 totali del 2015 (di cui 22 di day hospital) ai 214 del 2018 (di cui 16 di day hospital). In aumento, invece, gli accessi al Pronto Soccorso, passati da 32.621 del 2017 a 33.694 nel 2018.

IL WIFI GRATUITO
Grazie al progetto Emilia-Romagna WIFI e alla convenzione tra Azienda USL e Lepida, anche al complesso sanitario di Vaio è ora possibile attivare la connessione internet per navigare in rete 7 giorni su 7, 24 ore su 24, senza costi e autenticazione, cioè senza registrazione o password. I tecnici sono al lavoro per terminare entro aprile gli ultimi collegamenti e quindi garantire la copertura in tutto il complesso sanitario. Ad oggi, il WIFI libero e gratuito è già operativo nei reparti di degenza (ad eccezione dell’U.O.
di Medicina e Neurologia) e nei poliambulatori.

LA STORIA
Il 6 luglio 2004 l’Ospedale di Vaio è entrato in funzione su un’area di 148.000 metri quadrati. Comprende tutte le specialità di base e le funzioni specialistiche: pronto soccorso e medicina d’urgenza, chirurgia generale, neurologia, urologia, ortopedia, cardiologia, ostetricia e ginecologie, pediatria, otorinolaringoiatria, terapia iperbarica, rianimazione, oltre ai servizi di laboratorio e radiologia. La presenza della Direzione del Distretto e di numerosi servizi territoriali in un complesso unico non è solo un fatto di collocazione
geografica: l’integrazione è nei percorsi, dove il cittadino è accolto e accompagnato nelle fasi di diagnosi, cura e riabilitazione. L’ampliamento si è reso necessario, perché nel tempo l’Ospedale è diventato sempre più punto di riferimento oltre che per i cittadini del Distretto, anche per l’intera provincia e non solo.

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