La bella gioventu
Sono un anziano carpigiano, che nella giornata del 19 marzo 2021 era a Parma per motivi di salute. Passando per la Piazza Garibaldi, l’ho trovata colma di giovani in camice bianco. Mi sono fermato a chiedere spiegazioni, vedendoli disposti in ordine per rispettare la distanza e tutti muniti di cartelloni o striscioni. Erano studenti della facoltà di medicina e chirurgia di Parma, che chiedevano di tornare nei reparti dell’ospedale a fare i tirocini. In altre parole, chiedevano di tornare a imparare sul campo e con la pratica! Mi sono molto stupito… credevo che l’università e l’ospedale vedessero questi futuri medici come la risorsa che sono, invece ci sono studenti del quarto anno che non hanno mai avuto un’esperienza pratica. Mi ha colpito molto la testimonianza di una giovane studentessa, proprio del quarto anno, i cui genitori sono stati male mesi fa e lei, non avendo fatto neppure un tirocinio pratico, non sapeva neppure come fare un’iniezione. Mi hanno spiegato che vogliono tornare a fare tirocini proprio perché è l’unico modo che hanno per vedere i reparti e in questo modo scegliere poi la specializzazione per la quale si sentono più portati… ma senza tirocinio, gli studenti non possono sapere come funziona un reparto piuttosto che un altro. Ed è un gran peccato, perché poi scelgono alla cieca. Infine, mi hanno detto che non chiedono il vaccino per essere vaccinati per essere avvantaggiati rispetto ai vecchietti come me, ma perché è un requisito richiesto dall’ospedale… a loro andrebbero bene anche dieci tamponi alla settimana, se ciò bastasse per farli tornare in ospedale! Insomma, questa mia breve lettera vuole essere un ringraziamento sincero. In mezzo a tante brutte notizie, i giovani di ieri mi hanno dato fiducia nella nuova classe medica, che sa cosa serve loro per essere professionisti con la ‘ ‘P’’ maiuscola e lo vogliono! Sentivo la necessità di comunicare il mio sentimento di speranza, specialmente perché nato in un momento personale e storico molto triste e perché proviene da Parma, una città che amo. Coraggio! Io sono con voi, futuri medici! Giorgio