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Servizio idrico, tra i più cari della regione e pieno di sprechi

A Parma ogni famiglia spende 403 euro l'anno per il servizio idrico, che disperde il 32% dell'acqua introdotta. In Italia la media di spesa è di 310 euro.

L’associazione Cittadinanzatiiva ha pubblicato un dossier sull’indagine effettuata dal suo Osservatorio Prezzi & Tariffe sui  costi del servizio idrico. Sono stati raccolti dati in tutti i capoluoghi di provincia italiani. Per quanto riguarda l’Emilia Romagna  il primo risultato che emerge è che il costo del servizio ha avuto un incremento maggiore rispetto a quello nazionale del 33%, raggiungendo dal 2007 un +36%.  

A Parma il costo del servizio per ogni famiglia è di 403 euro, al di sopra della media regionale che si “ferma” a 388 euro. La città emiliana meno cara è Piacenza dove si spendono 296, mentre quella più cara è Reggio Emilia dove sono addirittura 442 gli euro che una famiglia deve sborsare per l’acqua, cehefanno spavento rispetto ai 310 euro della media nazionale. A Parma va comunque il primato regionale per la maggiore variazione di costi, visto che dal 2007 una fornitura familiare è aumentata del 56,8%.

Altro risultato della ricerca è stato stabilire quanta acqua immesse in rete viene dispersa senza che nessuno la usi. Parma è riuscita a fare una poco gloriosa doppietta, portandosi a casa anche questo record. Infatti in tutta la regione si registra una media della dispersione del 22% dell’acqua immessa, mentre nella città ducale il dato raggiunge il 32%, più del doppio rispetto a Piacenza. La media nazionale è di una dispersione pari al 33% dell’acqua introdotta. Il dato sulla dispersione mostra come ancora non ci sia una piena coscienza delle amministrazioni su quanto prezioso sia questo bene.

L’indagine è stata svolta in tutti nei 116 capoluoghi di provincia italiani focalizzando le attenzioni sul servizio idrico integrato per uso domestico, vale a dire acquedotto , canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa contatori. La famiglia modello su cui si è basata la ricerca è composta da 3 persone che annualmente consumano 192 metri cubi di acqua.

I dati nazionali non sono dei migliori. In media una famiglia spende 310 euro con un caro bollette che si fa sentire maggiormente nelle regioni centrali  che fanno segnare un +47,1%, seguite da quelle del nord in cui l’aumento è stato del 32,1% e infine quelle meridionali dove l’aumento dei costi si è fermato a “solo” il 23,8%. Inutile dire di come l'evitare gli sprechi potrebbe portare dei benefici non solo naturali ma anche economici per le famiglie, che vengono tartassate anche per quanto riguarda il bene primario per eccellenza, l'acqua.

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