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Parma, lo staff tecnico è al completo, Apolloni: "Abbiamo alzato il livello"

"Cominceremo la preparazione dal 1O luglio in avanti. Cominceremo a fare delle valutazioni, poi ci sposteremo e cercheremo di trovare una giusta collocazione"

Dal nostro inviato

COLLECCHIO - È il giorno di Renzo Casellato e Nicola Campedelli. Il Parma riabbraccia lo storico preparatore atletico dopo 12 anni, ultima apparizione datata nel 2004 quando al timone dei crociati c'era Cesare Prandelli, che Casellato ha seguito anche nell'avventura di Euro 2012. "Non c'è molto da dire, l'annuncio ufficiale è stato fatto con un comunicato, quindi c'è poco da dire. È una parte dello staff tecnico che presenteremo nel corso della stagione. Renzo Casellato sarà il vice allenatore, il collaboratore più vicino a Gigi Apolloni, mentre Renzo Casellato, beh, parla il curriculum. Lui sarà un collaboratore tecnico che curerà l'area della preparazione atletica. Paolo Giordani invece sarà il preparatore atletico a tutti gli effetti. Mercato? Stiamo valutando un sacco di giocatori, ogni giorno incontriamo gente, sicuramente abbiamo tente idee e qualcosa faremo però non so dire quando il nostro mercato avrà un'accelerata". Esordisce Minotti, presentando lo staff.  

CASELLATO - "Io ho iniziato a Parma nel '98/'99 con Malesani, poi ho avuto la fortuna di rimanere e cominciare la mia carriera. Gigi è stato un mio giocatore, mentre Minotti l'ho conosciuto come team manager ai tempi di sacchi. È stato bello rivedere i fisioterapisti, sembra che ci siamo lasciati una settimana fa. All'inizio ero arrivato per cercare di prendere molto, avevo fatto Treviso e Trento, in C2. Ora ho la speranza di portare qualcosa per aiutare il Parma alla scalata. Volevo chiarire il discorso della preparazione atletica. Sarà Paolo Giordani, a tutti gli effetti, ma c'è la necessità di integrare il campo con la preparazione. Mi piacerebbe che il mio ruolo fosse quello di interpretare i dati che raccoglieremo per poi discuterne. La mia è stata una scelta di pancia, mi ricordo un periodo bellissimo dove ho vissuto professionalmente delle grandi sfide. Io ho sempre lavorato nello staff come collaboratore, ora sono un aiuto per tutti, voglio rimettermi in gioco perché a 54 anni reinventarsi è una grande motivazione. Non sono un presuntuoso, perché sarei folle se pensassi di essere meglio degli altri. Prima di venire qui ho avuto un colloquio con Nevio Scala, aveva Ivan Carminati, mio professore e questa era per me una specie di icona. Ho avuto modo di parlarci e mi ha trasmesso ottime sensazioni. L'ho raccontanto nei giorni in cui sono arrivato, ho avuto la fortuna di lavorare con strumentazioni importanti e secondo me sono molto utili per ottimizzare il lavoro".

CAMPEDELLI - "Ho sempre visto con grande ammirazione questa piazza, sono felice di lavorare con Apolloni che ho conosciuto ai tempi di Modena. Quando c'è stata questa possibilità di poter parlare di questa possibilità lui mi ha trasmesso subito una enorme dedizione al lavoro, che è la sua caratteristica. Ho voglia di imparare da lui, qua ci sono molte fonti da cui attingere. Contro il Parma abbiamo perso, io ero all'esordio sulla panchina della Correggese, abbiamo preso cinque gol. Poi mi sono rifatto in Coppa Italia, una piccola rivincita. La piazza e la società si aspettano tanto. Ho incontrato Scala e tutta la dirigenza, ho la possibilità di lavorare con gente che conosco. Quando si fa parte di un gruppo fare il massimo è scontato, saremo prima squadra tra di noi, poi cercare di ottimizzare le nostre risorse per arrivare il più in alto possibile. Apolloni è sempre sul pezzo, pronto a valutare qualsiasi particolare. Abbiamo sempre parlato di tattica, le nostre visioni sono simili. Inzaghi? Ho fatto il corso con lui, e con tante altre figure che sono importanti". 

APOLLONI -  "Voglio ringraziare sia Redolfi che Freghieri che sono stati ottimi professionisti. Nella scelta ho valutato che andremo a fare un campionato non difficile, ma di più. Volevo gente che mi desse qualcosa a livello umano, e anche professionale. Campedelli ai tempi di Modena mi ha dimostrato tanti valori, soprattutto dal punto di vista umano. Era un ottimo giocatore, già allora dava segnali importanti. Lo ringrazio per aver fatto un passo verso di noi. Casellato mi ha allungato la carriera da calciatore. Nel '98 ho avuto un grave infortunio, è stato importante perché mi ha trasmesso tranquillità e forza. Vedevo la voglia di migliorarsi, ha avuto delle esperienze importanti e ho visto che è cresciuto parecchio. Ringrazio Paolo Giordani che ha fatto un lavoro marginale ma fondamentale, che mi ha recuperato un sacco di calciatori". 

PAOLO GIORDANI – “Ringrazio la società che mi ha permesso di continuare la mia crescita professionale. Con Casellato il feeling c’è stato da subito, soprattutto dal punto di vista tecnico. Cercheremo di dare il massimo della nostra competenza. Il ritiro a Collecchio ci permette di fare un grande lavoro di equipe, anche con lo staff medico, e la nostra struttura ci permette di essere più comodi e funzionali su tutto. Altre soluzioni non dipendono da me o da Casellato, ma anche dalla disponibilità della società“.

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