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VISTA DALLA CURVA | La lucida follia dell’ivoriano

Il viaggio in Nord con Luca Cavallina

I crociati non falliscono la prima prova di maturità della stagione: chiamati a confermare il successo di San Siro i gialloblu annichiliscono il Cagliari e balzano a sette punti in classifica.

Sabato pomeriggio torrido al Tardini, umidità in abbondanza ed il desiderio di un autunno che non vuole arrivare accolgono la squadre. Si parte immediatamente su buoni ritmi, la curva prova subito ad incitare la squadra e il Parma risponde subito presente: cross dalla destra ed Inglese in torsione realizza l'uno a zero. Esultanza strozzata perché Calvarese (mamma mia) annulla per fuorigioco. Passata la paura il Cagliari prova a spaventare i crociati, Barella e compagni si fermano però sempre contro il muro Gagliolo-Alves. La curva prova a far sentire la sua voce ma risulta abbastanza afona almeno fino al minuto ventuno quando Dimarco cerca in profondità il solito Inglese, Romagna copre malissimo l'uscita di Cragno e l'attaccante crociato ne approfitta per calciare a botta sicura verso l'estremo difensore sardo che respinge ma non può nulla sul tap-in di faccia dello stesso numero quarantacinque. La curva può finalmente esultare anche se una verifica della VAR fa sobbalzare ancora noi tifosi. Col Parma in vantaggio anche la Nord prende coraggio ed inizia a tifare più forte. Il Cagliari prova a reagire, Sepe, protetto da guanti e scarpette rosa, salva bene su Cerri e si dimostra attento in varie occasioni. Dopo un'eternità di recupero si arriva all'intervallo e la curva, sudatissima, corre a cercare refrigerio al bar. La ripresa comincia con un Cagliari che prova a partire  forte: azione insistita sulla trequarti, tic tac, uno due, Gervinho, appostato davanti alla nostra area di rigore capisce tutto e parte palla al piede, salta un avversario, la curva drizza le antenne, ne salta un altro che tentava di abbatterlo, la nord capisce la lucida follia dell'ivoriano, Gervinho si allunga la palla, Klavan sta per anticiparlo ma, incredibile, il numero 27 gialloblu cambia ritmo e salta pure il difensore sardo, colpo a botta sicura, palo e gol…delirio totale e candidatura immediata a gol dell'anno. Ora la curva canta e pure bene, partono cori spontanei verso Alves e Gervinho. Inglese si prende una meritatissima standing ovation lasciando il posto a Ceravolo che sbaglia clamorosamente il tre a zero. La Nord si gode un finale di partita senza patemi, i contestatori seriali non possono nemmeno appellarsi al fatto che il Parma abbia vinto giocando male. Mancano trentatré punti alla salvezza. Vietato distrarci, vietato fare voli pindarici, obbligatorio continuare così, tutti, squadra e tifosi.

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