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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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VISTA DALLA CURVA | Se restiamo uniti...

Il viaggio in Nord con Luca Cavallina

270 minuti più recupero alla fine del campionato. 270 minuti per decidere chi andrà in serie A senza passare dai playoff, 270 minuti in cui il nostro Parma dovrà stringere i denti e tenere il Frosinone un punto indietro. Curva piena ma non pienissima ma abbastanza calda nonostante il clima autunnale. Il Parma cambia ben sette titolari rispetto alla sconfitta di Vercelli, tornano dal primo minuto Ceravolo e Ciciretti a fare compagnia all'indemoniato Di Gaudio.I crociati partono compassati, sulla falsa riga del match di sabato scorso, la Ternana prova subito a premere sull'acceleratore ma non crea pericoli. Qualcuno in curva lamenta un atteggiamento troppo rilassato da parte dei nostri, altri restano sereni ed aspettano che i gialloblu scaldino i motori. Ciciretti palla al piede è una delizia, Scavone prende in mano il centrocampo con personalità, la curva comincia a cantare più forte. Minuto diciannove: batti e ribatti nell'area rossoverde, palla che finisce al limite a Barillà che calcia forte ma senza pretese, Sala, il portiere ospite, ribatte in bagher“alla Dida”, pallone che finisce dritto dritto sui piedi di Ceravolo che insacca da due passi. Belva 1 – Fere 0. La Nord salta sempre più forte,  i crociati spingono e Ceravolo al minuto trentotto crea il suo capolavoro: stop a centrocampo, scatto, cambio di direzione pazzesco e assist perfetto a Di Gaudio che pur calciando male trafigge ancora Sala. Due a zero e …forse chissà succederà… Il primo tempo va in archivio con una super parata di Frattali sucolpo di testa ravvicinato del Globetrotter del gol Piovaccari (ho sempre avuto un debole per questo centravanti). La ripresa comincia subito con brivido: Piovaccari insacca su errore di Frattali ma l'arbitro annulla senza apparente motivo. Il Parma è bravo ad abbassare i ritmi e a non concedere più nulla agli umbri. Sugli spalti intanto si vive una partita nella partita: Brescia – Frosinone scivola via sul risultato di parità, si respira aria di fuga a pochi km dal traguardo ma proprio al minuto 95, dopo il triplice fischio del Tardini, Ciano porta avanti il Frosinone. La lotta continua, il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi e non resta che soffrire ancora un po'.

Essere a 270 minuti dal paradiso sembra incredibile ma come cantavamo nei campetti di Bellaria, Mezzolara, Valdagno solo due anni fa “La strada sarà lunga, da soffrire ci sarà ma se restiamo uniti torneremo in s…….” Ed oggi siamo più uniti che mai.

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