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Pecchia: "Ad Ascoli per fare la partita"

L'allenatore del Parma in conferenza stampa: "Sarà un ambiente caldo, ma siamo abituati"

“L’Ascoli? Un ambiente molto caldo e acceso, che spinge e che dà energie. E’ una squadra molto esperta, che ha cambiato qualcosa soprattutto nella parte centrale, ma ha giocatori che lavorano insieme e da tempo. Noi ci dobbiamo far trovare pronti, ho grandissima fiducia nel gruppo perché già lo abbiamo dimostrato che in ambienti particolarmente accesi e stimolanti, i miei sapranno giocarsela".

Così l'allenatore crociato Fabio Pecchia, durante la conferenza stampa di presentazione della partita contro l’Ascoli (in programma domani, 17 settembre, alle 14).

"La squadra - dice - non può essere condizionata dagli assenti, il gruppo deve continuare a lavorare e avere la forza di affrontare le partite. Il gruppo è competitivo per fare le proprie cose, deve avere la voglia di volerci migliorare costantemente e concentrarci sul lavoro. Pensiamo a chi sarà pronto per sabato. Avere un’identità ed essere divertenti, essere efficaci e creare una stile di gioco. Uno stile che allo stesso tempo concretizzi e porti dei risultati. Noi lavoriamo per questo quotidianamente, a volte i nostri cali di attenzione li paghiamo troppo cari. Mi aspetto di voler insistere fino all’ultimo di fare le cose, perché è una vittoria (con la Ternana, ndr) che ci è sfuggita di mano.Anche sul 2-2 abbiamo avuto un’occasione per il 3-2 con Bob (Inglese, ndr). Bisogna continuare e insistere, lì c’è la forza di una squadra con un gruppo forte e una mentalità forte. Che stiamo costruendo. Il termine giusto è insistere".

E ancora: "Mi dispiace che abbiamo perso alcuni giocatori, dispiace per noi, per tutto l’ambiente, ma abbiamo una rosa di poter scendere in campo, di poter fare cambi e di poter affrontare la partita al meglio delle nostre possibilità. Ci sarà anche Osorio, è un grande piacere, l’ho visto motivato ed era da tanto tempo fuori. E’ in condizione giuste psico-fisiche per poter tornare in gruppo. L’unico è Bernabé che pensavamo di poterlo tenere dentro, ma forse il rischio è troppo grosso e non ci sarà. Benek? Per il problema che ha, gli permette di lavorare ma dipende dai giorni. Non è nulla di muscolare, dipendiamo dalla capacità del ragazzo di sopportare il dolore, di poter stare su e di caricare nel lavoro. Non c’è nessun tipo di rischio, che teniamo monitorata, e di volta in volta facciamo le scelte". 

Poi: "Il sistema di gioco? Si potrebbe sicuramente modificare, anche perché è giusto avere un piano differente sul quale bisogna prepararsi e lavorare. Nel corso della stagione, questo l’ho sempre detto fin dalle prime volte, poter cambiare sistema, con un vertice alto e basso, ci possiamo lavorare. Lo teniamo nel nostro bagaglio di conoscenza ed esperienza, ci stiamo lavorando, l’importante è che il Parma faccia la partita, abbia voglia di fare le cose con grandissima personalità con forte convinzione dei propri mezzi.  Il colloquio con Fournier? Mi sono reso conto di avere un buon livello di francese e questo mi rende orgoglioso. Ma è veramente troppo poco tempo".

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