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Ahi, Parma: si ferma Cassata

Per la sfida contro il Pordenone difficile il recupero del centrocampista che ha accusato un problema al piede

Il Parma prepara con qualche intoppo la partita delicata contro il Pordenone. Iachini difficilmente avrà a disposizione per sabato Francesco Cassata, centrocampista arrivato nel mercato invernale che a Benevento era finito in tribuna. L’ex Genoa, rinforzo voluto fortemente da Iachini per dare più peso al suo centrocampo, potrebbe non esserci sabato. Un problemino a un piede tiene in apprensione Beppe che - per la gara contro il Pordenone - dovrebbe fare a meno anche di Roberto Inglese, pronto al rientro per la prossima settimana, quando comincerà il tour de force.

Non è stata fortunata fino a qui l’avventura di Cassata, fermo per un buon periodo al Genoa e reduce da un’operazione importante al ginocchio. Iachini con lui non ha forzato i tempi, anzi: lo ha aspettato, lo ha seguito con lo staff medico monitorandone giorno dopo giorno i progressi - come aveva detto in conferenza stampa prima della gara contro il Frosinone - e gli ha regalato qualche minuto al tramonto della partita con il Crotone. Ma il centrocampista ha macchiato l’esordio con l’errore che ha portato al gol del pari i calabresi, costato la vittoria a un Parma che in casa non vince dal primo di novembre, contro il Vicenza.

Sabato comincerà un periodo intenso, fatto di 7 partite in 21 giorni, Iachini capirà in questo tempo cosa potrà dare il suo Parma al campionato di Serie B. L’obiettivo adesso è quello di arrivare almeno ai play off, per poi giocarsela stando nel gruppone. Il Parma dispone di una rosa lunga, piena di giocatori esperti che con la Serie B - visto il curriculum - non hanno niente da spartire. Eppure fatica tremendamente a uscire dall'equivoco nel quale esso stesso si è infilato da inizio stagione quando, presi dall’euforia presidente e dirigenti hanno designato troppo in fretta l’obiettivo indicandolo nella promozione diretta. A oggi, i punti di vantaggio che separano il Parma dal primo posto sono 16.

Un po’ troppi per sperare in un colpo di coda che potrebbe arrivare tramite i play off, distanti sette punti. Non una chimera, a patto che si riduca il gap con chi sta davanti. A partire proprio dalla sfida contro il Pordenone, che all’andata ha certificato la differenza abissale tra le due rose: oggi il Parma si è rifatto il look, accantonando il progetto partito con Maresca, stravolgendo i piani della società (che aveva puntato fortemente sui giovani) e andando a scegliere profili affidabili che facessero crescere - come ha detto Iachini - il gruppo in fatto di tecnica e personalità. Da qui le scelte di Simy e Pandev, quasi a correggere gli errori fatti e le scelte discutibili che a oggi - nel mese di febbraio - nessuno ha saputo spiegare a tifosi e addetti ai lavori.

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