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Venerdì, 19 Aprile 2024
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ESCLUSIVA | Il Ds dell'Alto, Consolaro: "Vinciamo e riapriamo il discorso, vi spiego il caos biglietti"

"Noi abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare i tifosi, la questura ha bloccato la vendita per motivi di sicurezza, di ordine pubblico e di idoneità dello stadio"

Dal nostro inviato

PARMA - "Nessuno può pretendere uno stadio a disposizione, nemmeno il Parma. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare i tifosi, la questura ha bloccato la vendita per motivi di sicurezza, di ordine pubblico e di idoneità dello stadio". Davide Consolaro non vede l'ora che si giochi il big match, perché sa che l'occasione è ghiotta e che una volta soltanto gli capita il Parma sotto tiro. Però prima tiene a precisare qualcosa sulla questione biglietti. "Prima che mi chieda qualunque cosa, voglio dire solo che lo stadio è quello che è, ha una disponibilità limitata. La tribuna laterale per motivi di sicurezza e strutturali non è stata dichiarata agibile e tutti i tifosi devono confluire nella tribuna principale. E' impossibile, non possiamo mettere a disposizione spazi che non ci sono. La questura ha bloccato gli ultimi tagliandi in vendita, avranno fatto i loro calcoli. Non possono pretendere tutti i biglietti che vogliono. Abbiamo fatto il massimo". 

Che gara sarà? 

"Sarà una partita con un numeroso pubblico, spero nella vittoria dell'Alto ovviamente. Immagino una gara tirata tra due squadre a cui piace giocare a calcio. Rappresenta una partita importante per la nostra classifica, meno per il Parma visto il vantaggio che ha acquisito".

Quali pressioni ci sono per l'Altovicentino?

"Lascerei da parte la questione della 'gara storica', è una partita tra prima e seconda. La vittoria riapre i giochi, pesa l'aspetto mentale, la fortuna, tante cose possono incidere".

Quali sono i giocatori che teme di più? 

"Come qualità Baraye, l'ho affrontato negli ultimi anni, quando ero direttore in C, al Real Vicenza, conosco la sua bravura. Temo anche l'esperienza e la mentalità di Lucarelli. I due giocatori fondamentali sono questi. Senza dimenticare l'ottimo campionato di Corapi e Giorgino che non pensavo potessero avere tutta questa qualità".

Come è cambiata la squadra rispetto all'andata?

"Noi nel mercato abbiamo fatto cinque uscite e nessuna entrata, è stato un mercato sereno. I giocatori che hanno avuto meno spazio hanno preferito che andassero a giocare in altre piazze, Abbiamo preso un giovane, siamo gli stessi".

La difesa però è migliorata...

"Probabilmente la squadra ha fatto un 3-4-3 particolare, facevamo tanti gol ma il sistema difensivo andava registrato, aveva bisogno di collaudo". 

Pentiti di aver fatto partitre Ricci?

"Ricci è un ex giocatore dell'Altovicentino, io sono qui al primo anno, lo avevo visto poco. L'anno scorso, non mi aveva impressionato, quest'anno cambiando ruolo ha avuto un altro piglio. Molto timido l'anno scorso, più personalità quest'anno, in sintesi".

Quante possibilità ci sono che l'Alto vinca?

"Abbiamo il 50%, una gara aperta, ricca di tensione e sfide che se non ci fossero questi sette punti di distanza, non determinerebbe la vittoria del campionato. I sette punti pesano. La classifica non è mai buguiarda e se è prima vuol dire che se lo è meritato". 

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