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Parma 1913 La carica di Cacioli: "Ripartiamo umili, se resto? Ne parliamo più avanti"

Il difensore dribbla la questione mercato: "Io non ho nessuna intenzione di parlare del prossimo anno, perché ho un obiettivo: portare il Parma tra i professionisti, chissà"

Dal nostro inviato
Guglielmo Trupo

COLLECCHIO - Luca Cacioli ha indossato per tutto questo primo scorcio di stagione i panni del leader silenzioso. Uno a posto, che traina lo spogliatoio nonostante sia arrivato qui da pochi mesi. Troppo importante per Apolloni, e per i compagni che ne riconoscono le doti da motivatore oltre che tecnico-tattiche per le quali si sta facendo apprezzare. Una scoperta interessante questo centralone di 33 anni che ha spesso vinto i campionati ed è sceso di categoria, senza continuare, preferendo la discesa di categoria. Rimini, Ancona e Perugia ( con il quale ha continuato anche tra i professionisti), poi tanta gavetta, preziosa per la categoria nella quale Cacioli spicca. Ex della gara, a Bellaria nel 2007 e nel 2009, ha già percorso un inizio di stagione eccellente. "Ho ancora tante partite per dimostrare di essere un giocatore da Parmaanche per il prossimo anno, vediamo come vanno le cose". Vietato parlare di mercato, Luca è un difensore, sa fare il suo mestiere e blocca ogni tentativo di colloquio sul tema. Si parla però di Bellaria, prossimo avversario sulla carta facile ma... "Vedendo le statistiche l'unico pericolo è quello di sottovalutarli. Dovremo sbloccarle il prima possibile. Hanno preso tanti gol, vero, ma davanti hanno gioicatori ottimi, dovremo mantenere l'atteggiamento delle ultime partite". Intanto il Parma è campione di inverno: "Fa piacere, abbiamo raggiunto questo obiettivo che ci eravamo posti, ma l'importante è vincere alla fine. Dopo un primo tempo perfetto contro il Ravenna, abbiamo mostrato che non è facile nulla. Il rigore un po' generoso ha riaperto i giochi, nel secondo gol sono andato morbido sul contrasto perché ero già ammonito e avevo paura di far dei danni, non sono andato cattivissimo. Dispiace aver preso il gol su azione, ma sapevamo che prima o poi sarebbe successo".

Dopo tanti campionato vinti, Luca ha scelto di fare un passo indietro: "A Rimini la società non sta attraversando buone acque, ad Ancona per altre motivazioni ho scelto di non continuare, e in altri casi perché non ho voluto sposare il progetto. Il prossimo anno vediamo vorrebbero venire tutti quanti, è prematuro parlarne, prima raggingiamo l'obiettivo. Ipoteticamente non si possono fare contratti, ne parliamo l'anno prossimo, c'è ancora un girone di ritorno per dimostrare che sono all'altezza della situazione, poi ci siederemo a tavolino e discuteremo il da farsi. Non ho opzioni,  sono arrivato con l'obiettivo portare la squadra tra i professionisti. Quando avremo raggiunto l'obiettivo ne parleremo". Sulla nuova interpretazione del modulo: "Noi ci trovavamo bene prima, e ci trovano bene ora, è l'atteggiamento che conta. L'arrivo di Mulas e la prova di Salierno? Se prendono ragazzi giovani cipuò fare piacere, se ci sono giovani interessanti fanno bene a prenderli e se ti chiami Parma poi è naturale che vengono. Quello che mi ha impressionato di più dei giovani? Zommers, ci ho fatto caso di più perché èun portiere. Però tutti i giovani stanno crescendo bene, se uno non gioca per tanto tempo, come Simonetti, e poi fa quelle partite c'è solo da essere contenti. Contro il Ravenna abbiamo fatto il primo tempo più bello dell'anno. Uno così me lo ricordo nel precampionato, contro il Pontedera. Poi ti rilassi, dobbiamo avere la stessa umiltà di sempre"

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