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Buffon, altro record: la buona difesa annienta il Benevento

Danilo e compagni scacciano le Streghe, Iachini si gode l'organizzazione dei suoi, ma s'interroga sull'ennesimo approccio da incubo

I numeri dicono che il pareggio di Benevento può andare bene al Parma. La squadra di Caserta veniva da tre vittorie di fila in casa, con nove gol fatti tra Reggina, Pordenone e Monza. Essere riusciti a limitare i danni, in questo momento specifico per la squadra di Iachini, è sicuramente una bella iniezione di fiducia per il futuro: certo, la zona play off è ancora distante, ma l'aver registrato i codici di una fase difensiva sempre più convinta, permette a Beppe di guardare con un pizzico di ottimismo al futuro. C'è ancora da studiare per mandarli a memoria, come vorrebbe l'allenatore del Parma che si è detto soddisfatto a fine partita. E può esserlo solo per la fase difensiva, arricchita da un altro record dell'eterno Buffon. Con lo 0-0 di Benevento, Gigi ha messo insieme 500 clean sheet, il 92esimo con la maglia del Parma. Bella soddisfazione per l'anima di una squadra che sta mettendo insieme i suoi cocci ma che si riscopre incredibilmente fragile la davanti. Gli zero tiri in porta testimoniano come la banda crociata sia ancora un cantiere aperto in questo senso e soprattutto dicono che Pandev e Simy non basteranno per risolvere i problemi. Ci sarà bisogno di un lavoro più approfondito in termini di conoscenze, di movimenti, di pensiero. 

Ma intanto Beppe si gode i numeri, a lui che piace sottolinearli anche in conferenza stampa, di un lavoro che protegge sempre di più Buffon. Sono 64 i palloni recuperati dal Parma, Vazquez da solo ne ha sottratti agli avversari 10, il 15%. Una percentuale che fa capire quanto el mudo sia imprescindibile per una squadra con pochissime idee che si aggrappa al suo senso tattico e alla sua maestria nello smarcarsi senza palla e nel vedere il calcio in verticale. C'è anche più convinzione quando si va al pressing: non si è sempre compatti, ad esempio quando il Benevento superava la prima linea spesso trovava o Forte o gli esterni. Ma i 9 contrasti vinti sottolineano la voglia di duellare della banda Iachini che però anche ieri ha finito la benzina al minuto 58'. Beppe ha dovuto cambiare i due esterni Rispoli e Costa, abbastanza spaesati, ma nel tentativo di rimpolpare le fila per restituire vigore alle truppe sfiancate, ha finito per peggiorare la situazione con Coulibaly e Oosterwolde: debutto da dimenticare per l'olandese. Però il fortino ha retto e, alla fine, con un pizzico di precisione in più, Beppe avrebbe potuto portarla a casa. 

Ma non sarebbe stato soddisfatto pienamente. Si sarebbe interrogato - come farà lunedì quando sottoporrà la problematica al gruppo - sull'ennesimo approccio da incubo dei suoi. Spaventati, senza certezze, dopo una novantina di secondi si sono trovati già sotto. Colpa di Costa che non ha letto il movimento profondo di Improta, libero di fare la sponda per Forte. Gol annullato dal Var, per una posizione di fuori gioco in partenza dell'ex Venezia. Da li in poi il Parma è stato in bambola per un buon quarto d'ora. Poi si è rimesso a posto e ha cominciato a macinare un calcio che - per intensità e ritmo - non può essere ancora quello di Iachini. 

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