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Bologna-Parma 1-2 | Sansone, gol e urla a Diamanti, partita ribaltata

Il nazionale Under21 segna una rete pesantissima in un momento favorevole ai rossoblù, spezzando in due la gara. Prima, al 9', Sorensen in girata, poi, all'11' Valdes

Tanti auguri al Parma da trasferta, convincente e in crescita, sia in termini di singoli che come squadra. Tanti auguri dai gregari, come Sansone, uno che troppo spesso passa inosservato, e tanti auguri (con ringraziamenti) a quelli che giocano poco e che a Natale si fanno trovare pronti. E onore ai vinti, che non si sono arresi mai, lottando fino all'ultimo. Il Parma è riuscito a vincere con la forza di chi ci ha creduto. Non era facile ribaltare il gol di Sorensen che ha sfruttato una dormita della difesa, ci voleva un colpo di Valdes che il regalo se lo è fatto da solo e lo ha fatto anche agli altri. Una squadra che ha saputo soffrire, che ha saputo colpire proprio nel momento peggiore, quando il Bologna premeva sull'acceleratore. Ci ha pensato Sansone, con l'aiuto di Gobbi, a far trascorrere un buon Natale al Parma e ai suoi tifosi. E peccato per quel gestaccio che Diamanti perdonerà, perché a Natale siamo tutti più buoni. Prima che cali il sipario sul 2012 di Parma e Bologna, ci sono novanta minuti che possono avere una valenza particolare per l'anno che verrà, per dirla alla Lucio Dalla, bolognese doc. Dopo le sberle al Napoli, Pioli non ha intenzione di fermarsi e vede nel derby un occasione ghiotta per continuare la striscia positiva e mettere sotto l'albero di Natale l'ultimo regalo dopo la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Per questo sceglie di affidarsi a una squadra che in attacco presenta qualità da vendere. Diamanti, in posizione di trequartista, è la chiave tattica di una gara che si presenta subito chiusa. Assieme a Gabbiadini, metà seconda punta, metà attaccante esterno, cerca di assistere Gilardino, con Perez a legnare chiunque passi dalla mediana e Portanova a iniettare fiducia a un reparto spesso traballante. Il Parma cerca di invertire la rotta che in trasferta lo vede con una media preoccupante. L'ultima vittoria risale a settembre in casa del Torino, quel giorno nel regno del Sansone granata, si scopre il suo omonimo, Nicola di Germania, italianissimo. Tocca a lui affiancare Biabiany e Belfodin nella gara del Dall'Ara, con Santacroce in difesa al posto di Zaccardo convalescente.

IL MATCH - Una mezzora di sbadigli e qualche spunto di Belfodil, tanto per farsi rimpiangere a Bologna, dove lo hanno lasciato andare via troppo in fretta. Rimpianto, come Portanova, che alla difesa rossolbù è mancato e non poco. Al 32' Parolo ci riprova e, come contro il Cagliari, va giù in area proprio dopo il contatto con il capitano del Bologna che lo invita a rialzarsi. Biabiany e Sansone vengono spesso chiamati in causa dalle giocate di Belfodil, abile ad attirare su di sè i difensori felsinei per favorire l'ingresso negli spazi dei compagni. Le prime conclusioni infatti portano la loro firma, con Agliardi che risponde presente. E' questo il tema tattico di un derby compassato, che il Bologna preferisce giocarsi con la fantasia di Diamanti e la duttilità di Gabbiadini, con Gilardino, altro ex di turno, che si lamenta per i pochi palloni giocabili. Una partita bloccata che per poco, al 16', rischia di pendere dalla parte del Bologna, con Gobbi che è bravo ad anticipare Gabbiandini nel tentativo di un tocco ravvicinato.

LE PAGELLE

Di questi tempi, quando il gol latita, il Bologna di Pioli va ad affidarsi a Kone, centrocampista offensivo che il Napoli conosce abbastanza bene. In tre giorni due gol alla squadra di Mazzarri, e che gol. Con lui Morleo e un atteggiamento più offensivo con Diamanti e il greco sulla stessa linea di Gilardino in un 3-4-3 che sottolinea la voglia di vincere la partita. Sbloccata solo su calcio di punizione, con protagonista proprio Kone, bravissimo a deviare sul palo una palla tesa di Diamanti. Sul rinvio sciagurato della difesa del Parma, poco convinta, piomba Sorensen e fa 1-0, al 9'. La gioia del Bologna dura pochissimo, il tempo di sistemare la palla al centro che Valdes, di gran carriera dai venti metri, insacca sotto l'incrocio la palla del pareggio. Tutto quello che non era successo nella prima frazione accade in due minuti. Ma il meglio deve ancora venire. Sotto l'albero di Sansone c'è un regalo che porta la firma di Gobbi. L'attaccante lo scarta in anticipo, non ha voglia di aspettare la mattina di Natale e, prima di uscire per eccesso di nervosismo, mette il pallone che arriva dalla sinistra, alle spalle di Agliardi con un colpo da biliardo. Poi rovina tutto urlando in faccia a Diamanti tutta la sua furia. Per il resto fa tutto Pavarini, bravissimo a bloccare il fantasista rossoblù a un passo dal gol per ben due volte. Donadoni vuole gente che tenga su la squadra, il 2-1 è stata una manna in un momentaccio per i suoi, quindi vietato sprecare tanta grazia. Ecco perché Biabiany lascia anzitempo il campo, favorendo l'ingresso in campo di Amauri, uno che la palla la sa tenere. E per poco non chiude la gara con un destro a giro di poco fuori. Come il bolide di Diamanti che, a una manciata di secondi dalla fine, sfiora il gol del pari su punizione.

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