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Parma da reinventare, occhio a Siligardi che...

Contro il Bologna non ci sarà neanche Cornelius, vittima di una lesione di I grado della giunzione miotendinea del bicipite femorale destro

La squalifica di Hernani, ammonito contro la Roma e diffidato, ha assottigliato ancora di più la rosa di Roberto D’Aversa, che di settimana in settimana tocca con mano le difficoltà di lavorare con gli uomini contati. L’emergenza infortuni fa il resto, appesantisce la situazione dato che alla già lunga lista degli indisponibili si è aggiunto anche Andreas Cornelius, uscito lunedì sera dopo 33’ di Irlanda-Danimarca per un guaio muscolare, una lesione di I grado della giunzione miotendinea del bicipite femorale destro, in sede controlaterale rispetto alla precedente lesione.

L’ennesimo problema di un inizio di stagione segnato da grandi partite, tanti risultati inaspettati e da qualche solita situazione che viene oscurata dal lavoro di D’Aversa e del suo staff oltre che dai risultati eccellenti conquistati sul campo da una squadra che sta stringendo i denti per portare a casa la pelle. E che per la partita contro il Bologna dovrà reinventarsi. E pensare che già prima della sosta il Parma si era trovato costretto a fare i conti con defezioni importanti, sopperite appunto da prove d’orgoglio che hanno mascherato – fino a qui – i problemi di un organico che purtroppo è stato ridotto all’osso dai continui infortuni.

Con Grassi mai arruolabile, D’Aversa ha perso un punto di riferimento in mezzo al campo. Il giocatore – fortemente voluto dal tecnico – non ha certo aiutato il Parma a fare il salto di qualità nell’anno che poi sarebbe dovuto coincidere con la sua consacrazione. Il ragazzo non ha colpe, è vittima di una carriera promettente ma mai decollata definitivamente – purtroppo - visto lo storico delle sue stagioni. I guai fisici ne hanno limitato l’utilizzo, l’intervento in artroscopia al ginocchio destro, per ridurre i problemi, hanno allungato i tempi di recupero e D’Aversa spera almeno di averlo a disposizione con continuità nel nuovo anno. Con lui fuori uso da un po’ ed Hernani ‘tradito’ dai gialli, nella partita con il Bologna, il Parma si trova con quattro pedine in mezzo al campo. Tre devono 'combattere'. Considerando che Kucka viene dai viaggi con la Slovacchia e che deve smaltire un po’ di stanchezza, il reparto di mezzo non se la passa benissimo.

E se il centrocampo non ride, l’attacco piange. E’ nel reparto avanzato che D’Aversa ha più problemi. Con Inglese ai box, Karamoh che deve smaltire l’infortunio occorsogli a Firenze e Gervinho in forse per la gara di Bologna a causa di una lesione di primo grado, il Parma ha perso anche Cornelius e si ritrova con i Sprocati e Adorante per portare avanti la questione, oltre che con il jolly Kulusevski, spinto dall’ottimo esordio con la Nazionale maggiore. Dalla Svezia arrivano le notizie più dolci per il Parma: oltre alla prova del giovane prestigiatore, c’è da segnalare anche il debutto di Riccardo Gagliolo con la maglia della Svezia. Un sogno che si realizza per il giocatore del Parma.

Lo stesso che vorrebbe si realizzasse Luca Siligardi, che pensa in maniera più circoscritta rispetto a Gagliolo. L’esterno, messo fuori lista più per dinamiche di mercato che per scelta tecnica, potrebbe essere richiamato in extremis data la lunghissima lista di indisponibili. Numericamente, il Parma più corto della stagione, potrebbe tornare a convincere l giocatore che a D’Aversa piace e che alla squadra potrebbe essere molto utile. Già nella scorsa stagione Siligardi fu protagonista di una gestione discutibile, dato che giocò titolare per la prima di campionato con l’Udinese all’esordio finendo fuori lista dopo, salvo essere richiamato. Fu a lungo una pedina importante nello scacchiere di D’Aversa (29 presenze) che quest’anno – di comune accordo con la società – ha deciso di lasciarlo fuori dalla lista. Decisione supportata dall’esplosione di Kulusevski che però, da adesso in poi, in questo periodo di magra, potrebbe non bastare più. Per questo la mossa di richiamare eventualmente Siligardi non sarebbe utopia. Se ne parlerà in questi giorni.

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