rotate-mobile
Sport

Parma, con il Bologna una maglia speciale e intanto aumentano i rimpianti

A vedere il ritmo delle ultime uscite, Donadoni si starà mangiando le mani perché il campionato sta per finire. Chissà se avesse fatto qualche punto in più come sarebbe andata l'annata

Il bel calcio si vede altrove, intendiamoci, ma il Parma ha mostrato almeno di avere la convinzione di dover fare bene fino all'ultimo minuto di un campionato double face, che all'andata ha mostrato cose ottime e al ritorno meno. Peccati che si possono lavare, in parte, con queste ultime domeniche di calcio, dopo di che il circo chiuderà i battenti e tanti saluti alla prossima stagione, quella del centenario, quella che per certi versi è cominciata già. Certo fare un doppio colpo in questi 180' che restano, sarebbe un bel percorso, una volata che desterebbe l'entusiasmo sopito dalle brutte e opache prestazioni che troppe volte il Parma, involuto e stanco, ha espresso fino a qualche domenica fa, seppure con qualche intermezzo felice che ha visto i ragazzi di Donadoni respirare. E come uno scolaro, un alunno che si gioca la sufficienza nelle ultime interrogazioni dell'anno, così il Parma cerca di raschiare il barile per raccogliere gli ultimi punti disponibili per raddrizzare una classifica e, soprattutto un girone, non all'altezza. La vittoria con il Cagliari e quella preceduta domenica contro l'Atalanta, due ex fatte fuori a distanza di pochissimi giorni, hanno ridato fiducia a una squadra che, a dire la verità, sembrava averla persa troppo in fretta, dopo aver raggiunto l'obiettivo minimo e essersi seduta comoda in poltrona a cercare il filo. Ed è su questa onda di entusiasmo ritrovato, aumentato dal ventennale della vittoria di Wembley che ricorre proprio in occasione del derby con il Bologna, che bisogna cercare di continuare. C'è un decimo posto in palio e l'onore da preservare prima di ridarsi appuntamento all'anno che verrà con un obiettivo preciso, quello di trovare finalmente una mentalità vincente e stupire anche in termini di risultato. Almeno è quello che si augurano i tifosi in cui la ferita delle delusioni deve riemarginarsi appieno. Come deve riemarginarsi quella frattura, rivista contro il Cagliari, in Valdes, troppo lento nella distribuzione del gioco e senza idee, complice anche il movimento pigro degli attaccanti e un campo pesante che non ne attenua più di tanto le colpe. Il cileno ormai non c'è più, qualche sprazzo di risveglio lo aveva dato contro la Lazio e prima con l'inter, ma erano state fiammate, confermate dalla panchina contro l'Atalante e dalla sostituzione a gara in corso contro il Cagliari. Sarà stato un caso, anche perché dalla sua uscita non è che le geometrie catalane si siano fatte vive, ma il Parma ha incanalato la sfida sui propri binari e, complice la frustata di Amauri, spinta in gol dal tempestivo Rosi, più la forza fisica di Ampuero che ha contribuito a spegnere un Ibarbo in forma smagliante, Donadoni non ha più sofferto e si è portato da Trieste tre punti buoni. In attesa del derby che i crociati giocheranno con una maglia celebrativa realizzata per il ventennale della conquista della Coppa delle Coppe che ricorre proprio domenica. E chissà se questi ultimi minuti serviranno per far aumentare i rimpianti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parma, con il Bologna una maglia speciale e intanto aumentano i rimpianti

ParmaToday è in caricamento