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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Parma si butta via: Luvumbo regala il primo round a Ranieri

Finisce 3-2 per i sardi, trascinati dall'angolano e Lapadula che cancellano il doppio vantaggio crociato maturato nel primo tempo grazie alle firme di Benedyczak e Sohm. Al ritorno serve una vittoria per passare il turno e andare in finale

Il Parma si butta via e regala al Cagliari il primo round dopo essere stato in vantaggio di due gol per più di un'ora. Sarà la squadra di Ranieri, che passa 3-2 in rimonta grazie a un super Luvumbo, a giocarsi la semifinale di ritorno dei playoff con due risultati su tre a disposizione. In mezz'ora, l'angolano ha accartocciato il doppio vantaggio del più bel Parma della stagione e ha ribaltato il fronte entrando nei tre gol con un grandissimo mix tutto tecnica, forza e rabbia. La forza della panchina ha dato energie nuove alla squadra di Ranieri, con Pecchia e i suoi che si sono sciolti come neve al sole sotto l'intensità dei sardi, spinti dai suoi tifosi in uno stadio che a un certo punto ha ingoiato nella sua pancia la freschezza dei giocani crociati, traditi anche dai nervi. Avevano provato a gestire, quelli del Parma, i gol di Benek (10') e Sohm (26') senza aver fatto i conti con l'orgoglio sardo che è riemerso, trascinato da Nandez e Lapadula, freddo nel trasformare il rigore del 2-2. L'uruguaiano prima si era bevuto Cobbaut e aveva dato a Luvumbo la palla del 1-2 servito a riaccendere la miccia di un Cagliari che ha fatto valere la forza della sua rosa.

Eppure, per un'ora e più, dei sardi non c'era stata nessuna traccia. Il Parma aveva provato con la testa, il Cagliari ci andava di forza: in quella che da molti è stata definita come una finale anticipata si era partiti con un ritmo discreto. Niente calcoli, aveva ordinato Pecchia alla vigilia, nonostante i due risultati su tre a disposizione dei crociati, avanti in classifica rispetto ai sardi grazie proprio al gol di Dennis Man al Tardini contro i sardi. Il romeno è in panchina, gioca Zanimacchia sulla sua zolla. Dall’altro lato c’è Benek, che al 10’ scrive già il suo nome sul tabellina. Il suo nono gol stagionale è splendido per come è stato costruito. Va incontro alla palla con un velo che ricorda la giocata classica di Crespo, sfila la palla per Sohm che assiste il polacco. Il tiro di prima intenzione si stampa alle spalle di Radunovic. 1-0 Parma. Per il resto si continua come era finita: con i crociati che tengono bene il campo coprendolo in tutte le sue zone, costringendo il Cagliari a masticare il pallone e a sputarlo lontano sui riferimenti offensivi che sono Lapadula e Pavoletti. Sulla seconda palla l’agilità dei centrocampisti del Parma permette un recupero più lesto, aiutati dagli esterni che fanno un grande lavoro in fase di ripiego e da Vazquez che si abbassa sulla linea mediana lasciando lo spazio per offendere ai compagni. A turno nei corridoi, una volta riconquistato il pallone, ci vanno Zanimacchia e Benek, oltre a Sohm che domina la scena in un primo tempo strepitoso. Puntuale negli inserimenti, sciupa pochi palloni. Con la sua falcata può irrompere nella partita e spostarne l’inerzia anche perché in mezzo le maglie Cagliari sono larghe. Pecchia lo sa e lo fa galleggiare tra le linee. I sardi ci metto un po’ a leggere la sua posizione. Quando si accorgono che serve un giro di vite per evitare di farsi attaccare alle spalle, la partita è già indirizzata. Il Parma è avanti di due gol dopo 26’. Il secondo gol è proprio dello svizzero: palla lavorata da Estevez, taglio che porta via l’uomo da parte di Benek, bravo a liberare lo spazio per Sohm che riceve, finta e se la sposta sulla sinistra. Il tiro è forte, Radunovic può poco e non riesce a impedire al centrocampista di diventare il giocatore numero 17 a segnare in questa grande cooperativa del gol. Prova di forza assoluta del Parma che surclassa il Cagliari in tutto e per tutto nella prima parte della sfida. Ranieri e i suoi forse non si aspettavano tanto furore da parte dei crociati che confermano il loro momento d’oro e, senza praticamente mai rischiare, vanno nello spogliatoio con un vantaggio largo. Le uniche note di apprensione le regalano il giallo a Estevez e lo stop di Buffon per un problema muscolare. 

Entrano Chichizola e Juric, ma il canovaccio non cambia. Il Parma arriva in porta senza difficoltà: con tre passaggi in verticale taglia le linee di Ranieri e sfiora il tris con Sohm. Padroni di casa in affanno: linee di passaggio chiuse, non c'è spazio per dialogare veloce. E la palla deve andare per forza di cose lunga. Diventando facile preda per i giocatori di Pecchia. Entrano Luvumbo e Deiola per Pavoletti e Rog. Pecchia richiama Sohm e Benek per Man e Mihaila, ma serve una leggerezza di Cobbaut per rimettere in gioco i sardi. Cobbaut esita troppo, calcola male la traiettoria del rimbalzo e Nandez lo beffa due volte. L'assist per Luvumbo è strepitoso, come strepitoso è il tocco al volo del centrocampista offensivo di Ranieri. Gol che infiamma il finale. Il Cagliari fa pesare il fattore casa, i giocatori del Parma ci cascano e perdono un po' di lucidità. Qualche zuffa risolta con un giallo (per Mihaila e Man) e qualche richiamo dell'arbitro che, come i calciatori del Parma, perde un po' le redini dell'incontro e non lo trova più. Ranieri, che ha aggiustato la squadra con Deiola davanti alla divesa e Makoumbou più avanti, blinda la mediana e scatena Luvumbo la davanti. L'angolano è un'iradiddio e se ne accorgono tutti la dietro. In 5' ribalta il fronte: si guadagna il rigore per fallo di Mihaila (ma sulla stessa azione Lapadula tocca Chichizola e lo disturba nell'uscita: l'arbitro sorvola) poi trasformato dall'ex Lapadula. E al 90 semina il panico nell'area del Parma superando tre avversari e insaccando il destro alle spalle di Chichizola. Primo round al Cagliari. 

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