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Asprilla ricorda Tanzi: "Senza lui quel Parma non sarebbe esistito"

Il cavaliere e Tino erano molto legati: "Mi ha permesso di realizzare il mio sogno di giocare in Italia. Un gentiluomo in tutti i sensi. Tutto quello che ci ha promesso nel Parma ha sempre mantenuto"

"Oggi mi sono svegliato con una profonda tristezza, Calisto Tanzi ci ha appena lasciati, era il proprietario del Parma, l'uomo che ha fatto grande una piccola città perché senza di lui non ci sarebbe stato il Parma". Tino Asprilla è stato uno dei simboli della sua squadra, quella che è arrivata sul tetto d'Europa a Wembley, teatro da sempre di leggende calcistiche. Wembley ha ospitato anche il Parma, diecimila parmigiani e una vittoria - quella della Coppa delle Coppe, scolpita nella storia - che rimarrà negli annali.

"Ha reso possibile il sogno di giocare in Italia, mi ha sempre trattato non come un calciatore ma come suo figlio, mi ha dato il suo sostegno, il suo affetto e il suo amore non solo per me ma per tutti i giocatori che sono passati. Era una persona molto nobile e leale, è stata una gioia conoscerlo. Un gentiluomo in tutti i sensi. Tutto quello che ci ha promesso a Parma ha sempre mantenuto. Voglio ringraziarlo in particolare perché mi ha permesso di giocare nel calcio italiano e ha sopportato tutti i capricci. Ti ricorderò sempre come uno dei migliori amici che il calcio mi ha dato, grazie di tutto presidente, buon viaggio ti ricorderò sempre. Il mio ricordo più bello e la mia più grande gratitudine: il giorno in cui mia madre è morta, in mezzo alla mia disperazione tu eri la persona che si è alzata alle 22:00 ed è venuta a casa mia per consolarmi e non solo: hai avuto la nobiltà di prestarmi il tuo aereo perché potessi andare al funerale di mia madre. Lo porterò sempre nel mio cuore Grazie, presidente. Ti voglio tanto bene". 

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