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Martedì, 23 Aprile 2024
OSPITE D'ONORE

Buffon: "Parma mi fa stare bene"

Il capitano del Parma, ospite d'onore al Festival dello Sport di Trento: "Se dovessimo andare ai playoff, il Parma, il Frosinone con Grosso, la Reggina con Inzaghi e il Benevento con Cannavaro, si può fare un quadrangolare a Berlino"

Ospite d’onore al Festival dello Sport, organizzato da La Gazzetta dello Sport, è stato il Capitano del Parma, Gigi Buffon. A Trento, sul palco del Teatro Sociale, è stato lui ad essere accolto dalla conduttrice Federica Masolin e dal conduttore Pierluigi Pardo, dopo che lo avevano preceduto Urbano Cairo (presidente RCS MediaGroup), Stefano Barigelli (Direttore Gazzetta dello Sport), Giovanni Malagò (Presidente Coni), Vito Cozzoli (Presidente Sport e Salute), Luca Pancalli (Presidente Cip), Maurizio Fugatti (Presidente della Provincia di Trento), Franco Ianeselli (Sindaco di Trento), Gianni Valenti (Vicedirettore Gazzetta dello Sport) e Maurizio Rossini (Amministratore delegato Trentino Marketing).

Una lunga chiacchierata, in un teatro affollatissimo e desideroso di ascoltare le parole del campione crociato. Una lunga e intensa serata che ha portato a rivivere le emozioni del Mondiale 2006 con il video collegamento di Fabio Cannavaro, amico e compagno di Gigi nell’Italia, passando per il messaggio da Los Angeles di Giorgio Chiellini, fino all’addio al tennis di Roger Federer, e naturalmente, tanto Parma Calcio. Con la scelta di Gigi di tornare a giocare, proprio dove aveva iniziato i suoi primi passi.

Ecco le dichiarazioni di Gigi Buffon, rilasciate al Festival dello Sport di Trento. “Ho continuato a giocare per tante ragioni. Mi sento ancora forte, quando ti senti forte e competitivo non devi smettere. E poi perché ho raggiunto l’età dell’oro, come la chiamo io, l’età che puoi decidere di fare quello che vuoi. Ovvero mi sono riappropriato di una dimensione che è la mia dimensione più intima ed è quella che mi rappresenta di più. In più non ho la scelta dell’ambizione, ma le mie scelte hanno sempre avuto un senso. Anche quella di tornare a Parma ha un senso che mi piace tanto e ancora adesso sono contento è stata la scelta giusta, perché sono un uomo felice di vedere il tifoso del Parma che mi ferma per strada e mi dice siamo aggrappati a te, forza, dai. Non ho bisogno di vincere la Champions, per sapere quanto valgo. Sono felice di quello che ho fatto, mi sono riappropriato della libertà. La storia romantica di Parma? E’ una dimensione che mi piace, rispecchia chi sono e me stesso, mi fa stare bene. Quando sono nello spogliatoio con i ragazzi, mi diverto ancora molto perché io so che per avere un’influenza devi divertirti insieme a loro. Forse si aspettavano un altro tipo, ma la normalità è la vera trasgressione di una persona. E questo mi fa stare bene. Berlino? Ci torneremo a Berlino, farò una proposta al Presidente Balata. Se dovessimo andare ai playoff, il Parma, il Frosinone con Grosso, la Reggina con Inzaghi e il Benevento con Cannavaro, si può fare un quadrangolare a Berlino. Tutti quanti per giocarsi la Serie B.

Io sto vivendo la mia età dell'oro. Significa che posso far tutto. Se smetto sono felice, ma posso continuare per quanto voglio, mi sono appropriato di una dimensione mia, non c'è l'ambizione di vincere, sono un uomo felice vedendo il tifoso che mi vuole in porta e mi chiede la Serie A, è qualcosa di gratificante. Ma per dirvene una a me di non aver vinto la Champions non me ne importa niente. Sono stato felice di aver combattuto, per vincerla, so quanto sia importante per i tifosi, la società, i compagni. Ma io non ho bisogno di vincere una o 8 Champions per sapere quanto valgo, la verità è che mi sono appropriato della libertà e a 58 anni potrei aver fatto il mio sesto Mondiale".

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