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Parma, altro tonfo: perde 2-0 a Como ed è ancora fuori dai playoff

Brutta partita per i ragazzi di Pecchia che chiudono in dieci per l'espulsione di Circati. A segno l'ex Cerri e Arrigoni. Crociati superati in classifica dal Palermo

Il Parma perde 2-0 a Como, i sogni di gloria affondano nel Lago. Li spingono giù Cerri e Arrigoni infliggendo al Parma l’undicesima sconfitta della stagione su trenta partite. La squadra di Pecchia va alla pausa fuori dalla zona playoff, chiudendo al nono posto sorpassato dal Palermo e tallonato proprio dal Como che ha disinnescato le manovre dei crociati senza qualità e senza cattiveria, figlie di un atteggiamento che a tratti infastidisce per la sufficienza con la quale si interpretano certe scelte. E non è un caso se, nelle ultime quattro partite, il Parma abbia segnato un solo gol. 

Pecchia ritrova Delprato e Vazquez rispetto alla partita contro il Südtirol. El Mudo parte agendo lontano dalla porta, gli tocca il ricamo tra Zanimacchia e Benedyczak in un 4-2-3-1 sorretto da Bernabé ed Estevez che in fase di non possesso diventa 4-4-2 con l’argentino sulla stessa linea di Charpentier. Che fatica terribilmente a trovare spazi, stretto nella morsa della difesa di Longo. Per il franco-congolese ci sono pochi palloni da lavorare, spesso distante dalla zona dove può essere pericoloso, viene disinnescato senza tanti affanni e si fa notare solo al 39’ quando viene a contatto con Odenthal che lo abbatte con una gomitata involontaria. Per il resto rimane ai margini in una partita in cui il Parma, nella prima mezzora, subisce il gioco del Como e il terzo gol in sette partite contro i crociati di Alberto Cerri da San Secondo che gela Buffon con un sinistro incrociato sul palo lontano. Chiede scusa ai tifosi del Parma nello spicchio dedicato, Cerri, dopo essere scattato sul filo del fuorigioco con un movimento che ha beffato la linea crociata. Al 5’, la squadra di Pecchia è già sotto e deve dire grazie al palo (provvidenziale sul tiro-cross di Vignali) e a una paratona di Buffon sempre sull’ex terzino dello Spezia se va a riposo sotto di un solo gol. Il possesso palla è ad appannaggio dei crociati ma di tiri verso la porta di Gomis ne arrivano pochissimi. Vazquez e compagni lavorano bene fino alla trequarti, ma al momento della rifinitura denotano limiti importanti. Tanto che il portiere avversario si sporca i guanti solo per pulire l’area da qualche cross che arriva dal fondo. Zanimacchia e Benek non pungono mai, si scambiano posizione ma senza incidere fino a quando Pecchia non richiama il polacco in panchina per Man. Entra anche Inglese per Carpentieri e qualcosa cambia. Approccio più convinto e deciso per gli uomini di Pecchia, come a voler ribaltare 45’ di niente. Bernabé, sempre un riferimento per i compagni, e Man, spaventano la difesa di Longo che però esulta al 54’. Follia di Osorio al limite dell’area. Il difensore tocca con la mano il pallone, Arrigoni sistema la palla e calcia verso Buffon. La barriera si apre, Gigi la vede tardi e deve raccoglierla in fondo al sacco. 2-0 Como. Dura pochissimo l’illusione di Pecchia e dei 500 tifosi del Parma in riva al Lago. Le ultime speranze di ravvivare un’altra partita buttata le spegne Circati che abbatte Cutrone lanciato a rete. Rosso forse troppo frettoloso per l’italo-australiano che lascia il campo mezzora prima della fine. Esce Bernabé, entra Cobbaut per ritrovare un po’ di equilibrio, ma la partita scivola mestamente verso la fine con il Como che controlla e Buffon che deve ringraziare Osorio, proprio lui, per avergli evitato il tris. 

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