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Martedì, 19 Marzo 2024
Calcio

Fa festa solo il Modena: Falcinelli-Bonfanti doppio schiaffo al Parma

Inutile il gol di Vazquez su rigore al 71'. Il derby va ai canarini che si impongono con il risultato di 2-1 grazie alle reti in 6' dei due attaccanti. Passo indietro per i crociati, applauditi sotto la Nord

Il derby va al Modena che si impone in un Tardini vestito a festa per l'occasione. In 6' Falcinelli e Bonfanti accartocciano i sogni di gloria della squadra di Pecchia. Nelle pieghe della delusione per la sconfitta, la seconda in casa, la quarta in campionato si prova a trovare un pizzico di positività: la prima rete di Vazquez in campionato, un piccolo regalo che el Mudo scarta alla sua cinquantesima presenza in crociato. Per il resto, a nulla è servito l'assalto del Parma a trazione anteriorissima, che ha finito per attaccare la porta di Gagno con Vazquez, Benedyczak, Camara, Bonny, Mihaila e Tutino. Una sconfitta figlia di un primo tempo tutt'altro che da derby, in cui la squadra di Pecchia ha trovato difficoltà a fare il suo gioco e a portare uomini nell'area avversaria. Gli assi del Parma sono stati disinnescati dalla mano di Tesser che ha disegnato due linee compatte e ha sfruttato le disattenzioni dei crociati, un po' involuti rispetto all'ultima uscita e abbacchiati dalla pausa. 

Pecchia aveva provato a spiegarlo in conferenza: il Parma non è ancora capace di gestire, bisogna accelerare da subito. Evidentemente un padre conosce bene i difetti della sua creatura. L’ha allevata, tirata su da zero e plasmata a sua immagine e somiglianza. Sa dove deve crescere, dove deve migliorare. Da oggi Pecchia saprà che il suo Parma forse sente troppo un tipo di partite. La grande attesa che si è snodata quasi spasmodica intorno a questo derby deve aver assottigliato i nervi di qualche calciatore e lavorato nell’ombra anche tra i più esperti. Eppure il Parma era partito bene, collezionando in 4’ scarsi un paio di occasioni da rete con Man (tiro da fuori) e Inglese (zampata ad anticipare Pergreffi) ma i buoni propositi si sono sgonfiati presto come le speranze del Qatar di ben figurare al Mondiale da Paese ospitante. Tesser ha chiuso i rubinetti dai quali il Parma di solito fa sgorgare il suo gioco verticale. Su Vazquez partito in mediana c’era fisso Tremolada, su Bernabé qualche metro più avanti ha agito Gerli, operaio di una mediana che ha avuto la superiorità. Senza palla i movimenti sono poco rapidi, Sohm e Man non trovano le chiavi per la superiorità numerica e vanno in difficoltà (lo svizzero soprattutto) quando devono fare il passo indietro per dare man forte a Delprato e Oosterwolde nel gioco di catene. Ma Corvi non aveva rischiato quasi niente nel primo spezzone di partita e al 19’ gli tocca raccogliere il primo pallone dal fondo del sacco. Falcinelli si ricorda come si fa e dopo una cinquantina di giorni dall’ultimo sorriso sblocca la gara con una delle armi preferite del Parma: il calcio piazzato. Inglese se lo perde, lui sbuca davanti a Corvi e segna. Tardini sorpreso senza il minimo avviso,  gelato 6’ più tardi quando a Bonfanti non è parso vero poter calciare al volo da dentro l’area di rigore su invito di Tremolada e festeggiare sotto la curva dei suoi tifosi. La reazione non è furente come ci si aspettava ed è tutta in un colpo di testa di Vazquez e in un tentativo di Inglese di anticipare i difensori su palla di Man. Il Parma attacca in maniera lenta e prevedibile, porta pochi uomini nell’area di rigore e per i bucanieri di Tesser è facile depredare i tesori di Pecchia. 

Che alla ripresa cambia: fuori Sohm per Camara, Bernabé riportato nel cuore del campo e Vazquez dove agiva Adrian. Il Parma attacca con maggiore continuità, anche se dalle parti di Gagno punge pochissimo. Bernabé ci prova con un sinistro disinnescato dal numero uno del Modena che cade al 71’, quando Pecchia ha massicciamente cambiato il suo Parma. Fuori Estevez e Inglese per Benedyczak e Mihaila. Il polacco entra in gara guadagnandosi il rigore che vale il 2-1: Vazquez dagli undici metri allunga la speranza dei tifosi del Parma che sognano una fine di partita diversa. E' bravo Gagno a confezionare la vittoria sventando a un soffio dalla fine il tiro di Camara che stava per infilarsi sotto la traversa. Il Parma attacca ma non trova quasi mai il modo per spaventare il Modena, che alla fine fa festa con il presidente Rivetti sotto lo spicchio dedicato. 

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