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Il Parma si scopre più cinico: con l'Ascoli ha tirato di meno ma ha segnato di più

Rispetto alla gara contro la Ternana 5 i tentativi in meno verso la porta avversaria della squadra di Pecchia, che ha vinto il 71% dei contrasti al Del Duca. La mentalità della Serie B inizia a essere assimilata

Il Parma di Ascoli è piaciuto a tutti. Soprattutto a Fabio Pecchia che ci ha tenuto in maniera particolare a evidenziare "quella voglia di soffrire, di stare attaccati al risultato, di stare in barricata nonostante la spinta dell’Ascoli, è quello che deve rimanere negli occhi dei ragazzi perché è l’evoluzione di un gruppo" a fine partita. Gestire la sofferenza, sapere che ci sono fasi della gara in cui la sua inerzia ti spinge sott'acqua ma tu hai la forza per rimanere a galla e respirare prima di dare la bracciata decisiva che ti permette di raggiungere la riva e sentirti al sicuro in porto. La vittoria è stata netta, a dispetto dell'ultima parentesi della partita, quando i crociati hanno subito l'inerzia di un Ascoli che si è svegliato tardi e ha messo alla prova i nervi saldi dei crociati. Non era facile rispondere in maniera così brillante allo schiaffo di una settimana fa, i cui effetti sembrano essere svaniti del tutto. 

Nelle pieghe della vittoria per 3-1 al Del Duca si nasconde il cinismo ritrovato dei ragazzi di Pecchia. Nel primo tempo Buffon e compagni avevano già esultato due volte. Due gol, a fronte dei quattro tiri nello specchio della porta. Contro la Ternana, nello stesso tempo il Parma aveva effettuato lo stesso numero di tiri, segnando però solo un gol. La settimana sarà servita al tecnico crociato per allenare la mira dei suoi tiratori scelti che hanno capitalizzato molto di più le occasioni che hanno avuto. Infatti tra la sconfitta casalinga con la Ternana e la vittoria di Ascoli si nota i tiri totali siano rispettivamente 21 e 16 e come il margine d'errore si sia notevolmente assottigliato: nella gara persa contro la squadra di Lucarelli il Parma aveva calciato 12 volte fuori dallo specchio della porta, mentre contro quella di Bucchi solo - si fa per dire - sette. 

Non può essere stato solo un caso: meno sprechi, più concentrazione nell'attaccare la palla e colpire con precisione. E migliore attitudine nell'andare a impedire agli avversari di calciare verso Buffon, autore di una parata importante mentre ballavano ancora una decina di minuti alla fine della gara. Nella partita esaltata da Pecchia in conferenza stampa, il Parma ha subito 7 tiri che sono andati fuori dallo specchio respingendo 5 tentativi da parte degli avversari. La maggiore voglia di portare a casa la partita si è tradotta con il 71% dei contrasti vinti, una percentuale più alta di 21 punti rispetto alla partita persa in casa contro la Ternana. Segno che la lezione è andata a memoria e che, se questa è la strada che i ragazzi di Pecchia manterranno da qui alla fine, ci sarà da divertirsi. 

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