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La maglia dell'Italia a 4 anni, il Parma e il rapporto con Buffon: che storia, Circati!

Il padre, Gianfranco, si allenava con Gigi nel settore giovanile. Ora il figlio è sotto l'ala protettiva del capitano. L'idolo Maldini, l'infanzia passata 'in divisa' e con il pallone sempre sotto braccio. Ora la convocazione in Under20, un sogno che si avvera

Fa effetto pensare che la maglia con cui giocavi per casa da bambino adesso sarà sulle tue spalle in una partita di calcio. E sarà difesa con ardore. Probabilmente Parma e l’Italia erano nel destino di Alessandro Circati. Forse nessuno immaginava che l’azzurro della Nazionale si sarebbe materializzato così presto in una realtà che il giovane difensore non ha avuto neanche il tempo di sognare, ma di sicuro a casa di ‘Ale’, così lo chiamano in famiglia, l’azzurro è un colore che ha sempre fatto da sfondo alle sue vicende. E che da oggi in poi avrà un significato ancora più profondo. Circati è stato convocato nell’Italia Under-20, per le amichevoli contro Germania e Norvegia. Notizia che ha destato meraviglia nella famiglia del parmigiano e in Luca Piazzi, il responsabile del settore giovanile del Parma che è diventata - a quanto pare - una fucina alla quale anche Beppe Iachini attinge. Merito dell’ex dirigente del Sudtirol, bravo a costruire il tutto sulle macerie di un fallimento importante che ha sottratto forze fresche al Parma.

“Ci ha detto della convocazione la settimana scorsa - spiega con un pizzico di emozione il padre Gianfranco - fino al 18 marzo non era certo di far parte del raduno di Ascoli Piceno. Siamo molto orgogliosi di questo traguardo e a lui farà bene perché se lo merita, per quanto ha lavorato duro in questi mesi. Quest’anno e l’anno scorso ha fatto tantissimi sacrifici”. Che sono stati ripagati, a quanto pare. Dopo l’esordio in maglia Parma contro la Spal, un’altra partita piena di impressioni positive contro il Lecce. Maggiore consapevolezza e speranza di ritrovarsi dentro un progetto che da adesso in poi lo potrà aiutare a crescere senza troppe pressioni. Guarda al suo idolo, Paolo Maldini. Un punto di riferimento inarrivabile ma che Circati ha preso a esempio. Tifoso milanista, come il nonno, la prima maglia dopo quella dell'Italia è stata la rossonera. 

WhatsApp Image 2022-03-21 at 14.15.35Però Parma e l’azzurro sono da sempre nel suo destino. Già all’età di quattro anni Alessandro indossava la maglia della Nazionale passando il suo tempo a giocare per casa con il pallone: in corridoio, in giardino o nella sua stanzetta, ovunque ci fosse spazio per lui e il suo migliore amico, l’inseparabile pallone. E quella maglia, che toglieva solo per andare a dormire. O forse per sostituirla con un altro completino da calcio, dato che all’asilo Alessandro vestiva solo le varie divise. Oltre agli insostituibili scarpini: un abbigliamento che gli ha fatto guadagnare un soprannome forse scontato ma che gli calza a pennello. A Perth i suoi compagni lo chiamavano ‘il calciatore’.

Non poteva essere altrimenti, visto che a casa Circati il calcio non è uno svago ma una scelta di vita. Il padre Gianfranco è stato un calciatore  anche del Parma, ha lavorato con Gigi Buffon nelle giovanili. Anche se per poco, lui e Gigi avevano stretto un buon rapporto e ora, in nome del padre, il capitano del Parma ha preso sotto la sua ala il figlio vigilando su di lui di modo che possa proseguire sereno nella sua crescita. Professionale e non.

“Il mio segreto? Scendo in campo senza paura”, ha detto Circati alla fine di Parma-Lecce. In effetti, a vederlo giocare, sembra tutto fuorché un ragazzo di 18 anni. Contro il capocannoniere della Serie B, Circati non ha tremato, anzi. Lo ha praticamente annullato e in sette duelli ne ha vinti 6: 2 aerei e 4 con la palla a terra. Percentuale altissima di riuscita. Ha intercettato un pallone ed è stato protagonista di 4 recuperi in  situazioni di gioco. Il tutto in 38’. E ha trovato il tempo di andare a saltare due volte in area avversaria, oltre a subire due falli. Niente male, davvero.

Iachini ha un’altra carta da giocarsi, soprattutto in vista delle ultime uscite di campionato. E se sarà un mattone sul quale fondare la ripartenza molto si sarà da queste ultime uscite. Solo la matematica non condanna il Parma a un altro anno di Serie B, a dispetto dei proclami iniziali della società e del presidente Krause. Ma nelle pieghe di una stagione complicatissima, si nasconde anche qualche buona notizia. I giovani del Parma possono essere leve giuste per il ritorno in Serie A, a patto che certi errori di programmazione, di costruzione e di interpretazione non si ripetano.

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