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Parma, Benek così: e con questo Buffon...

Maresca si mette in tasca un'altra vittoria, nel segno del dominio e del sacrificio. La squadra ha tratto benefici enormi dal cambio tattico

In quattro giorni, due vittorie e sei punti. La conferma della totale guarigione il Parma l'avrà con l'esame di Lecce, domenica, ma queste 96 ore hanno detto che i miglioramenti sono stati notevoli per una squadra in piena difficoltà fino a una settimana fa. Una bella soddisfazione per Enzo Maresca, che ieri si è messo in tasca la quarta vittoria del torneo, oltre che una bella dose di applausi che spalancano la strada verso una settimana serena. Erano 64 giorni che il Parma non si imponeva in casa, troppo tempo per una squadra costruita per vincere. Adesso in sei punti ci sono dieci squadre, a conferma di un campionato che vive sul filo dell'equilibrio e in cui non c'è niente di scontato. 

Il Parma ha cambiato registro, non solo dal punto di vista tattico. Le teorie estetiche vanno in soffitta, ma non per sempre. Maresca è uno che crede in quello che fa, l'estetica per adesso ha lasciato il posto - sembra - alla pratica. Difesa compatta, quarto clean shet del campionato, il gruppo comincia a conoscersi meglio e i calciatori si sentono più a proprio agio con questa veste tattica. La gestione della partita - neanche con l'uomo in meno il Parma ha sofferto - è stata da squadra che ha matutato nel corso del tempo maggiore consapevolezza. 

E' il Parma più bello di Enzo, intelligente a capire che sarebbe stato il momento di cambiare senza provare a insistere sulla strada intrapresa. Che non stava pagando. E il beneficio è nei numeri. Seconda vittoria consecutiva che si spiega nei 14 tiri complessivi del Parma, bravo a dominare il gioco e far cadere nella sua rete tessuta con il palleggio - a tratti rapido - un Vicenza che si è dimostrato poca cosa, soprattutto per merito di una squadra che ha saputo limitarla. Il resto l’ha fatto la tecnica di Benek, ragazzo polacco di vent’anni autore di un gran gol, il secondo consecutivo, oltre all’esperienza di Buffon, leader che griffa anche la vittoria contro il Vicenza. L'uscita su Diaw è stata determinante, disarmante per gli avversari che si sono scontrati contro un muro di carisma. Vero trascinatore, a fine gara saltava come un ragazzo alle prime esperienze con il campo, non come un veterano di 44 anni, che ha vinto ogni cosa. Il bacio a Vazquez, altro protagonista della risalita, testimonia come di questo gruppo Gigi sia la guida. In attesa di rinforzi, Maresca può stare tranquillo e godersi un po’ di serenità. Gennaio non è così distante. 

L'unica nota negativa è legata a Brunetta. L'espulsione è frutto di un gesto folle, che anche Maresca ha condannato in sala stampa. "L’unico rammarico è preparare le gare in un certo modo e poi accadono degli episodi che non devono succedere: fare tre gare con l’uomo in meno non deve succedere se vuoi competere a livelli importanti". Niente multa per l'argentino, per quella ci ha pensato il giudice sportivo: una giornata e 3.000 euro di ammenda. Juan offrirà una cena ai compagni, come ha fatto Vazquez, sperando che a pancia piena si ragioni meglio. 

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