Brunetta sbaglia un rigore nel recupero, Parma fischiato: con il Citta è 1-1
Con l'uomo in più per l'espulsione di Visentin, i crociati non vanno oltre il pari. Al rigore di Beretta (26'), risponde Juric (81'), ma in pieno recupero l'argentino fallisce il rigore del sorpasso e scoppia in lacrime
Dal nostro inviato
PARMA - La fotografia della stagione scattata con uno sfondo che imprigiona il Parma nella sua mediocrità. Il rigore che Sits, eroe del nuovo corso si guadagna grazie a una carambola, sbatte sulla traversa e ritorna in campo. Brunetta, che aveva firmato l'assist per l'1-1, scoppia in lacrime a fine gara, sa che probabilmente il Parma ha lasciato sul prato del Tardini e su quella traversa, le ultime speranze di agganciare il treno per i playoff. Al di la di questo episodio che sugella i tormenti di una stagione intera, il Parma è stato poca cosa. In superiorità numerica per una ventina di minuti, non riesce a sfondare e viene beffato anche dal destino nei minuti di recupero.
Con quel poco che ha a disposizione, Iachini cerca di rimanere in scia delle grandi. Al Parma serve una vittoria per non perdere di vista l’obiettivo minimo di una stagione che per ora è senza lampi. Con Buffon assente e Pandev in panchina, il tecnico si gioca le carte Simy-Benek dall’inizio, dando a Vazquez il compito di innescarli. Per la verità, al 10’, l’argentino fa il suo compito in maniera egregia, come sempre. Rompe l’azione e dopo 50 metri palla al piede serve a Simy un cioccolatino che il nigeriano lascia in dispensa in maniera inspiegabile. A tu per tu con Kastrati si divora il gol del vantaggio, nell’unica occasione costruita dal Parma nella prima parte di gara. Dopo lo spavento, il Cittadella, orfano di Tounkara e Okwonkwo, si prende la parte destra del campo e stabilmente si mette li senza levare le tende. E martella con Cassandro e Vita, abili quando mettono in mezzo Cobbaut e Man con l’aiuto di Antonucci.
Il romeno, costretto a guardarsi le spalle, è meno brillante rispetto alle ultime uscite e nel tentativo di arrivare prima sul pallone abbatte Antonucci in area di rigore. Per l’arbitro sarebbe tutto regolare, per il Var Serra no. Richiamato al video, Marchetti torna sui suoi passi e fischia il calcio di rigore. Trasformato da Beretta. Come all’andata, i veneti beneficiano di un penalty sullo 0-0, ma questa volta centrano il bersaglio. E passano in vantaggio. Non serve però questo agli uomini di Gorini per convincersi a tirare i remi in barca e aspettare il Parma. Il Cittadella continua a rimanere dalle parti di Turk. Pochi gli interventi dello sloveno, ma il fatto di avere gli avversari troppo vicini non gli fa certo bene. Il Parma è nei colpi di Vazquez, spesso anticipato nel primo tempo, e nei tentativi di Simy di allungare la squadra. Il nigeriano chiama spesso il lancio lungo, in mezzo c’è traffico e Iachini preferisce andare profondo. Ma non sempre è una decisione saggia. Il Cittadella, organizzato con il suo 4-3-1-2, pressa e riconquista, tiene in ansia il Parma che a fine primo tempo prova a mettere le cose a posto in maniera quasi casuale. Ma il sinistro di Man termina fuori. La colonna sonora che accompagna i calciatori negli spogliatoi è colorita. Un invito a tirare fuori gli attributi.
In attesa, fuori ci resta Simy dopo 45’ di quasi niente. Entra Brunetta. Ma l’occasione capita sulla testa di Del Fabro. Punizione dalla sinistra, il difensore salta su Man e colpisce il palo. Ma le brutte notizie non finiscono: Vazquez, stanco e nervoso, scalcia Benedetti mentre era a terra: ammonito, per fortuna. Era in diffida, salterà Vicenza. Così come Bernabé. Entra Pandev, l’episodio della svolta arriva al 75’. Visentin colpisce Benek con una gomitata, per l’arbitro è secondo giallo. Espulso, Cittadella in dieci. Il Parma prova a far valere il suo tasso tecnico superiore. Trova il gol su calcio piazzato, con Juric che stacca di testa sulla punizione di Brunetta. Entra anche Sits per Delprato. Il giovane lettone si guadagna il rigore che Brunetta stampa sulla traversa, in pieno recuero.