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Parma, serve un cambio di mentalità

Inizia una settimana delicata, c'è bisogno di una svolta

Il Parma aspetta il Monza, in una di quelle partite che si gioca prima nella testa dei calciatori, poi in campo. La squadra di Maresca ci arriva consapevole di essere un po’ indietro, con qualche punto in meno sulla tabella di marcia. A preoccupare il tecnico sono di più le prestazioni, alle volte anonime dei suoi ragazzi, che il computo dei punti: perché quelli che mancano, sui quali si può recriminare, sono i due lasciati a Ferrara, con il Parma rimontato nel doppio vantaggio, e quelli persi a Frosinone dove, pur senza brillare, Buffon e compagni erano riusciti ad arrivare al 91’ in vantaggio.

In entrambi i casi, il Parma aveva dato esempio di mancanza di cinismo e insicurezza a livello di gestione. Ma se nel primo caso, a Frosinone, c'era l'attenuante della prima giornata, a Ferrara la squadra si è lasciata andare, forse punita oltremodo dagli episodi che però sono stati determinati proprio dall'assenza di convinzione. Basti vedere come Buffon si 'divori' la maglia al gol di Colombo, a tempo ormai scaduto. Queste cose sarà bene che non accadano, se l'obiettivo è quello di lasciare la Serie B al più presto. 

Il primo mini bilancio, dopo la seconda sosta, non può essere soddisfacente. La vetta è distante, lontana dieci punti, anche se le dieci squadre raccolte in sei punti fanno ben sperare, certificando un ritardo colmabile in un torneo difficile. A patto che la situazione migliori immediatamente, e venga registrato qualche passo in avanti soprattutto nell’atteggiamento di una squadra che per ora appare senza amalgama e con poca convinzione.

Non ci sarà Franco Vazquez, espulso a Ferrara e squalificato, fermato dal giudice sportivo per un turno. Maresca nella settimana di pausa ha cercato di caricare i muscoli dei suoi calciatori, affinando qualche movimento tattico. Con sette assenze, sei Under21 e Mihaila in giro con le rispettive Nazionali, ha lavorato sul rafforzamento dei concetti, curando molto la parte fisica del gruppo, chiamato a svoltare e mostrare miglioramenti che servono a infondere fiducia. Rientrano con la squadra Danilo, Osorio e Man, tre pedine fondamentali per il gioco di Maresca. I due difensori per garantire più esperienza, soprattutto nei momenti delicati (vedi la coda velenosa della partita con la Spal). Il romeno alza il tasso tecnico, diventa devastante negli spazi e crea i presupposti per la superiorità numerica. 

Danilo, guarito dal covid dopo un paio di settimane di positività, potrebbe essere chiamato in causa da subito, contro un’avversaria come il Monza, ferita da tre graffi di un Lecce che si sta imponendo e - dopo un inizio difficile - pare aver imboccato la strada giusta. Servirà la sua esperienza per tirare fuori i compagni da un brutto equivoco: quello di credersi - forse - forti troppo presto. Il campo per ora ha detto un’altra cosa: bisognerà cambiare il responso. Ma prima deve cambiare il modo di pensare di un Parma (tutto) che deve capire che si deve fare di più.

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